Qui Chiavari: bene Laxalt e Bergdich, mezzora per Borriello

Sgambata di benvenuto per i nuovi arrivati del Genoa al “Comunale” di Chiavari contro la Virtus Entella di Luca Prina. Esordio vivace di Laxalt, partito come esterno destro del 3-4-3 e piazzato terzino sinistro della difesa a quattro nella ripresa. È apparso scalpitante anche l’esterno mancino Bergdich, ancora da inquadrare negli schemi di Gasperini: dal […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Sgambata di benvenuto per i nuovi arrivati del Genoa al “Comunale” di Chiavari contro la Virtus Entella di Luca Prina. Esordio vivace di Laxalt, partito come esterno destro del 3-4-3 e piazzato terzino sinistro della difesa a quattro nella ripresa. È apparso scalpitante anche l’esterno mancino Bergdich, ancora da inquadrare negli schemi di Gasperini: dal suo piede sono partiti almeno cinque o sei cross all’indirizzo di Pavoletti, alle prese con qualche difficoltà iniziale nei movimenti del fronte d’attacco. Due le sue conclusioni verso la porta più significative, entrambe di testa. Prestazione incoraggiante di Tambè, ordinato come terzino destro nella prima frazione. Capitolo Borriello. Mezzora per l’attaccante napoletano, alla sua terza esperienza in rossoblù: un’acrobazia svirgolata e due belle girate dal limite dell’area, il suo bilancio sotto porta, e tanti movimenti d’ambientamento nel tridente con Falque e Niang. La forma ideale però è ancora lontana. Più che sufficiente anche la prova di Ariaudo nella difesa a tre vista nel primo tempo.

I “VETERANI” – Tra i “veterani” agli ordini di Gasperini, da sottolineare la vivacità di Roncaglia nell’ultima mezzora e il carattere del giovane Mandragora. Con la partenza di Sturaro, il centrocampista classe ’97 potrebbe ricevere nuove opportunità sul palcoscenico del campionato da parte del tecnico piemontese. Tra i migliori, il “solito” Armando Izzo, sempre più un punto di riferimento per la difesa, e Iago Falque, a segno con uno dei suoi ormai proverbiali mancini dal limite. Infine, nota di merito anche per Eugenio Lamanna, concentrato e “caldo” nelle isolate occasioni biancocelesti nel rigido clima del “Comunale”.

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.