MARCO ROSSI: «Noi siamo sempre stati fiduciosi»

La sua battaglia ininterrotta e sfiancante contro Simplicio e Greco è durata circa un’ora, poi ha lasciato il posto al “man of the match” Alberto Paloschi. Entrato ufficialmente, insieme a Prof. Milanetto, nella matematica genoana (vedi striscione “7+77”), capitan Marco Rossi ha impresso a fuoco il suo nome, insieme a quello dei compagni, nelle pagine […]


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La sua battaglia ininterrotta e sfiancante contro Simplicio e Greco è durata circa un’ora, poi ha lasciato il posto al “man of the match” Alberto Paloschi. Entrato ufficialmente, insieme a Prof. Milanetto, nella matematica genoana (vedi striscione “7+77”), capitan Marco Rossi ha impresso a fuoco il suo nome, insieme a quello dei compagni, nelle pagine della storia rossoblù.

Questa la fotografia della gara (da incorniciare) di Rossi: «Penso che la squadra, a parte due occasioni da gol loro sui calci piazzati, abbia creato parecchi pericoli anche nel primo tempo – ricorda ai microfoni di Radio Nostalgia – Nella ripresa abbiamo preso il terzo gol in contropiede e siamo stati bravi a reagire».

Dalla partita col Parma, escludendo lo scivolone di Firenze, il Genoa ha cominciato a raccogliere i frutti del duro lavoro. È vero, merito anche dei nuovi acquisti, ma anche della fiducia nei propri mezzi che questo gruppo ha mantenuto nei momenti più difficili. «Noi siamo sempre stati fiduciosi: anche nelle partite perse con Juventus, Inter e Napoli e nel pareggio con la Lazio, abbiamo sempre creato tantissimo – evidenzia Rossi – La differenza con la sfida di oggi è che siamo riusciti a buttarla dentro».

«È stata la continuazione del derby, questa – gioisce il capitano – Fare sei punti in tre giorni, nel derby e contro una squadra con ottimi giocatori come la Roma, vuole dire molto».

E la Nord, ovviamente, per questo si è esaltata, come tutto il “Ferraris”. L’atteggiamento dei rossoblù, la grinta, la determinazione, da Grifone, piace al popolo genoano, che si gode il momento e coccola i suoi idoli: «Alla Nord piace sicuramente questa squadra, piace come aggrediamo i nostri avversari» è la certezza del capitano. Una certezza praticamente matematica, come 7+77, che sommati fanno un grande Genoa.

Fabio Aronica

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