GASPERINI previene i mugugni: «Ricordiamoci che il Genoa non è una grande»

Il pareggio in rimonta contro l’Atalanta rinforza la fiducia di Gasperini verso il suo Genoa. Per questo tiene a ricordare, in conferenza stampa, la dimensione della rosa a disposizione: «Questa è una buona squadra. Non una “grande”. La posizione in classifica è oltre le nostre possibilità. Poi può succedere che cambi il vento e le […]


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Il pareggio in rimonta contro l’Atalanta rinforza la fiducia di Gasperini verso il suo Genoa. Per questo tiene a ricordare, in conferenza stampa, la dimensione della rosa a disposizione: «Questa è una buona squadra. Non una “grande”. La posizione in classifica è oltre le nostre possibilità. Poi può succedere che cambi il vento e le cose vadano peggio, come in questo periodo. Però noi siamo diventati grandi per essere stati alti in classifica per qualche settimana.». Testa alta, ma con i piedi ben saldi a terra. «Il Genoa non fa il mercato per arrivare al terzo o quarto posto. Ricordiamocelo. Altrimenti, appena si perde qualche posizione, si comincia a parlare di delusione».

QUESTIONE DI CUORE – Coesione e prudenza, quello che chiede Gasperini alla sua piazza. E qualità e cuore ai suoi: «L’Atalanta è una squadra che conosciamo bene, mi aspettavo che puntasse su una difesa serrata per poi ripartire in contropiede. Ho visto un primo tempo dominato, siamo andati sotto per un gol sporco di sinistro su un errore nostro e la partita si è complicata. Siamo soddisfatti di averla pareggiata. È difficile rimontare il 2-0 contro una squadra che sa difendersi: ci voleva un Genoa col cuore per riportarla in carreggiata. Così è stato. E abbiamo rischiato anche di vincerla. Globalmente, la partita è molto buona.

BICCHIERE MEZZO PIENO – «Non è facile per nessuno contro avversari così raccolti al limite della propria area – continua il tecnico piemontese – Il fattore campo è diventato difficile per molte squadre, oggi lo abbiamo di nuovo dimostrato. Non bisogna assolutamente andare sotto, altrimenti la gara è complicata. Nonostante lo 0-2, ho notato una squadra lucida con buona qualità. Ci siamo espressi bene, poi è mancato il gol del 3-2». Per rimettere in pista una gara completamente deragliata dai piani iniziali ci voleva un grande cuore. «Ho visto un buon primo tempo, nella ripresa ci voleva il cuore e noi l’abbiamo messo in campo. Vuol dire che la squadra ha forza, attaccamento e attributi. Ho notato degli aspetti positivi, oggi come nella partita di Torino. Quella è stato un incontro simile a quella di Cesena. Ci sono stati l’episodio da rigore su Matri, Greco vicino al gol e l’infortunio di Marchese che ci hanno penalizzato».

LA PRIMA DI TINO E MAXIME – Tra le personalità più attese, spiccano l’esordio di Tino Costa e la prima da titolare di Lestienne. «Tino Costa alzerà il livello tecnico del centrocampo. Oggi ha fatto intravedere buone cose. Lestienne ha giocato una buona partita, non determinante a parte quell’azione sul pari. Sta crescendo e può fare bene. Anche Matri ha offerto una prestazione positiva». Una parola, infine, sull’ex rossoblù Pinilla, passato in apertura di mercato all’Atalanta: «È un giocatore importante, valido in gioco aereo, prima parte davvero importante. Ci ha dato una grossa mano all’inizio, poi dopo molto meno, anche per qualche acciacco di troppo. Quando sta bene dà un contributo notevole». 

Daniele Zanardi

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