Lettera da Alberto Crove: «Preziosi non ha mai stigmatizzato i comportamenti violenti dei genoani» (aggiornamento con i commenti dei lettori)

Per i tifosi: siate brevi nelle vostre repliche e soprattutto non scrivete insulti e contumelie, altrimenti saremo costretti a cestinare i vostri messaggi


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Prendo spunto da questa lettera del signor Alberto Crove (email: dundonald@alice.it) per alcune considerazioni

Caro Liguori quello che lei dice è verita sacrosanta, ma purtroppo non è la prima volta che succedono cose del genere con la squadra di Preziosi. Premesse le responsabilità dei giocatori del Torino, vorrei segnalare che a Genova gli autobus delle squadre ospiti sono sistematicamente presi d’assalto dai tifosi del Genoa all’ingresso dello stadio, è successo con Sampdoria, Fiorentina e Juventus, e Preziosi non ha mai stigmatizzato questi comportamenti, che peraltro sono stati puniti con lievi multe. L’atteggiamento aggressivo di certi elementi in campo, vedi Juric e Motta su tutti, è anche dettato da una cultura sbagliata che ha sempre pervaso l’ambiente rossoblu, e con l’avvento di Preziosi le cose sono peggiorate, saluti.

Egr. signor Crove,

la ringrazio innanzitutto per avermi scritto e per aver usato toni morbidi: solo così si può cercare (anche se mi rendo conto che è molto difficile) di ricomporre lo strappo tra i tifosi del Toro e quelli del Grifone. Lo stesso ha fatto un tifoso genoano spedendo un’email con analoghe forme a Torinogranata.net, sito che come Pianetagenoa1893.net fa parte del circuito Tuttomercatoweb.

Le voglio però sottolineare alcune precisazioni. La prima è che non c’è stata alcuna aggressione agli autobus delle squadre ospiti, se in occasione della partita con la Sampdoria del 3 maggio in cui il Genoa ebbe 15mila euro di multa. Come si legge nel comunicato del Giudice sportivo l’«entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art. 13 comma 1 lettera a) e b) CGS per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza». Quindi sono stati individuati i responsabili e molto probabilmente puniti. Ieri Tosel, curiosamente, nel suo comunicato sui provvedimenti disciplinari non ha proprio preso in considerazione il fatto che il servizio d’ordine del Torino non abbia proprio funzionato alla perfezione, visto che sono entrati alcuni tifosi in campo. Non posso dire se fossero genoani o torinisti: dalle riprese tv non era chiaro, anche se molti hanno visto (incluso anche il presidente Cairo) sostenitori rossoblù entrare sul rettangolo di gioco. Chiunque essi fossero, dovrebbero comunque essere individuati e puniti. Invece, contro la Juventus ci fu un tafferuglio e nulla più, peraltro da noi riportato qui

Alla fine della gara con la Fiorentina ci fu una forte contestazione contro l’autobus della squadra avversaria, ma non ci fu aggressione. Anzi, un tifoso fu schiacciato dalle ruote del mezzo in modo probabilmente accidentale. L’episodio scosse talmente sia la dirigenza gigliata, sia Preziosi, tanto da fargli affermare: «Basta violenza o potrei lasciare il calcio». Quindi, nonostante l’episodio probabilmente e sciaguratamente casuale, il presidente ha ben più che stigmatizzato i comportamenti violenti lanciando un chiaro avvertimento ai tifosi. Riguardo a Juric, ha subito un fallo molto grave da Abate che è stato giustamente espulso.

Ritengo quindi profondamente ingiusto dare la colpa a Preziosi di un presunto clima di violenza. A mio modesto modo di vedere, bisognerebbe che i vertici del calcio si mettano attorno a un tavolo per cercare di eliminare non solo i comportamenti violenti, ma anche quella cultura del sospetto che purtroppo è alla base del nostro calcio. Quando il Torino ha vinto a Napoli, in tanti hanno gridato al complotto: l’ho detto anche alla collega Marina Beccuti in un’intervista a Torinogranata.net che la teoria del «biscotto è una bufala». Invece il Toro aveva vinto con grande merito contro una squadra in crisi: la stessa cosa bisogna dire per la vittoria del Genoa. Ha giocato, ha vinto, punto.

Un cordiale saluto

Marco Liguori

LE OPINIONI DEI LETTORI – Per i tifosi: siate brevi nelle vostre repliche e soprattutto non scrivete insulti e contumelie, altrimenti saremo costretti a cestinare i vostri messaggi

Sig. alberto crowe buongiorno, lei mi scusi ma ha scritto delle cose inesatte, forse da uno che non e informato.

Non e assolutamente vero che qui a genova si prende di mira le tifoserie avversarie, genova e sempre stata isola felice, tanto e vero che al derby ci andiamo insieme. Poi e vero anche che purtroppo per colpa di cento scemi perdonatemi si sono verificati episodi riprovevoli, ma comunque sempre ristretti e lontani dallo stadio. Preziosi ai microfoni delle varie televisioni ha sempre condannato questi episodi, minacciando pure di lasciare la presidenza se si ripetessero in continuazione. Certe volte prima di parlare bisognerebbe informarsi.

Cordiali saluti Andrea

Antonello Salvai asalvai@libero.it – Carissimo Liguori, Leggo esterrefatto la lettera del Sig. Crove sul comportamento della tifoseria genoana e della Società Genoa. Certo la tifoseria del Genoa è sempre stata “da bolgia”, un campo rovente direi, e orgogliosamente, ma mi creda Sig. Crove, le sue considerazioni seppur espresse in maniera finalmente civile da parte granata sono del tutto fuori luogo anche se capisco l’amarezza di una possibile (non ancor certa però) retrocessione dopo un campionato di una squadra che non capisco cosa si voleva meritasse.

Fare un campionato tranquillo, e se glielo dico io genoano che ho finito i pacemaker può fidarsi, significa impegnarsi, lavorare in allenamento come se si fosse in partita, significa entrare nei colori che si indossano anche se si è di un’altra città, significa avere un progetto ed un obiettivo, significa investire con intelligenza e furbizia, significa allenare un’idea a realizzarsi, significa spendere tutte le proprie forze per raggiungere il proprio progetto di sport, di tifo e di risultat, se vogliamo anche economici.

Io voglio bene alla tifoseria granata come a tutto lo sport ed è per questo che mi fa ancora più male vedere, sentire e leggere certi gesti, affermazioni, frasi sibilline e provocatorie, tutto questo non ha senso, il Genoa aveva davanti la Coppa Champions e tre ispettori in tribuna pronti a ritrascinarlo nella laguna al minimo sentore, secondo voi cosa avrebbe dovuto fare se non lottare per il suo obiettivo???

Mi scusi se ricordo una pagina triste per il calcio e per lo sport in generale, io ho vissuto quel Genoa – Venezia in cui se il Genoa vinceva andava finalmente e meritatamente in serie A, quella partita vinta sul campo ed il triste epilogo costarono ben tre anni di declassamento al Genoa.

Si accertò poi, come citano i giornali e gli atti dell’epoca, che una macchina partita da Torino con destinazione appunto Laguna ebbe notevole rilievo in quella storia triste.

Il resto Noi lo sappiamo bene perchè è ancora scritto nelle nostre cicatrici che pian piano ci stiamo rimarginando a suon di gioco spettacolare, il Genoa in sostanza, con libertà piena di smentita, fù costretto a normalizzare quella partita, come i Giudici stessi hanno avuto modo di accertare ed affermare agli atti.

Mi dirà, ma cosa diavolo centriamo noi del Torino..??? Quell’anno il Genoa andò in silenzio in serie C sommerso dal silenzio generale dei gemelli, non fiatò parola, si rimboccò le maniche, ricostruì un progetto, una pianificazione societaria distrutta, sudò, sanguinò, lottò, ci furono giocatori che ricevettero ingaggi miliardari da squadre di serie A e rimasero al Genoa in serie C, un’intero ambiente si mobilitò, 15.000-18.000 abbonati furono quell’anno in serie C, e glielo dico con il cuore e con obiettività, quell’anno vidi le migliori immagini di tifo al mondo, intanto stava appena dopo un anno venendo fuori cosa era successo in quel campionato e tanti si cominciavano a vergonare per il proprio silenzio su ciò che era accaduto al Grifone.

il Genoa si rimise in corsa con una fatica enorme di tutto l’ambiente compatto e a dispetto dei cugini di Delegazione Circoscrizionale che in quegli anni falcavano le vie europee, nessuno cercò veramente di capire, capiì che la serie A è come la vita e lo spettacolo che qualsiasi cosa succeda deve continuare, Giudici che ridevano davanti ad accusati, pprocessi farsa in cui il Genoa una volta perdeva tre punti, un’altra cinque sempre più immischiato in storie che non lo riguardavano, mentre il dato di fatto è che il Torino salì in serie A grazie a quella storia l’anno dopo, rimanendo in calce grazie ad un fallimento furbesco e altro.

Scusi veramente io capisco l’amarezza (e viene a dirlo ai genoani???)che ora è forse anche prematura e vostra di una possibile retrocessione ma si rende conto??? Quell’anno, quella macchina è partita proprio da una società gemella di cui ora i tifosi lamentano di nuovo il Genoa di aver onestamente ed obbligatoriamente vinto una delle sue e delle vostre partite del campionato in cui però in ballo c’era si la vostra salvezza ma anche la Coppa Champions, e se vogliamo anche una onestà sportiva sempre più rara.

E’ veramente tutto molto incredibile, se ho ben capito voi avreste la pretesa che il Genoa in ben due partite fondamentali per la sua storia, e parlo del Genoa – Venezia di 4 anni fà e di Torino – Genoa di quest’anno tristemente epilogata in rissa da parte di vostri tesserati scontenti della prestazione dei genoani, si fosse fatto da parte in nome di un gemellaggio che per primi avete sepolto nel silenzio quel triste anno in cui dalla serie C vi vedevamo salire in serie A.

Ripeto, sepolto nel silenzio perchè sarebbe bastato che il dirigente che aveva fatto quell’indigesto viaggetto in laguna avesse confessato di aver costretto il Grifone alla legittima difesa economica che il Genoa non sarebbe stato affossato dove Giudici indecenti lo hanno mandato.

Mi riscusi, e glielo ridico con il cuore, quello che è successo è successo e quello che dovrà succederà succederà e non lo fermeremo certo noi e voi con gemellaggi aperti e chiusi a convenienza, se servirà un intero ambiente si mobiliterà per esservi di esempio più che nella risalita nella rifondazione della vostra Società, squadra e tifoseria ma mi vuole spiegare se da Torino avete per caso letto sulle fronti dei genoani “Fesso”, no perchè sa anche in una certa Delegazione Circoscrizionale di Genova hanno un certo prurito ed un incommensurabile complesso d’inferiorità che li porta a sparire se non gustano la vittoria propria o la sconfitta avversaria…voglio dire, è un semplice caso di oculismo isterico o di gemellaggio psicotico??? Felice di esistere e di vincere, perdere e di essersi tolti un pò di sassolini anche se ancora ce nè una marea mi sa, vi e Le porgo i miei migliori auguri sia di non retrocedere che di capire che se dovesse succedere non è la morte di nessuno e tantomeno quella morte ve l’ha causata il Genoa ed il popolo genoano trascinato oramai nella sua favola dai soli suoi sogni e progetti…

Se volete penso che noi siamo stati sempre quà, oltre una partita ed oltre un campionato, però badate bene prima di tutto c’è il rispetto, la lealtà verso lo sport, verso gli avversari e verso i gemelli, e poco importa chi parla di rispetto o chi ascolta, aldilà del nome o della carica…..

Concludo dicendole che nella sua si parla di “…violenti genoani…”, qui Le devo chiedere di non cadere nel ridicolo, io è circa 40 anni che vado a vedere le partite al ferraris e mi creda se degli incivili ho visto, la misura e la quantità degli stessi è imparagonabile a cosa dobbiam vedere tutti gli anni, addirittura abbiamo dovuto ingoiare, per amore dello sport e dell’intelligenza, anche una triste morte, senza aver mai sentito da parte di società e tifoseria avversaria concogiocante qualsiasi tipo di scuse pubbliche…niente….gemellati o no, a Genova di Voi volete che arrivi solo il veleno od ogni tanto potete decidere di mordere qualcun altro mostrandoci finalmente la vostra lealtà e sportività…??? Onorato e con il massimo rispetto…Grazie per averci permesso essere stati vostri amici…..quando ne avevamo l’estremo bisogno e quando non ne avevamo……Grazie per ogni singola iniziativa svolta insieme……grazie per sessant’anni di gemellaggio……spero di essere serviti a qualcosa almeno……

Riccardo Chifari lemamme@fastwebmail.it – Il Sig.Crowe si lancia in considerazioni al limite della querela. Il nostro “gladiatore”,asserisce,tra le righe,che il Presidente Preziosi fomenti,o peggio,assecondi la violenza.Vede,caro Direttore,a volte le cose peggiori si possono scrivere o dire anche senza lanciare insulti od imprecazioni.In questo caso la missiva del sig.crowe è emblematica.La dietrologia su Preziosi ormai ha tracimato nel ridicolo,cosicchè mentre Moggi può tranquillamente scrivere in libertà sulle colonne dei maggiori quotidiani italioti, il nostro Presidente non può neanche salutare i suoi giocatori a fine partita pena l’ennesimo deferimento. Se può essere di consolazione per il sig.Sherlock Crowe, anche a Bergamo, a Firenze, per non parlare di Roma,gli atti di violenza sono, purtroppo frequenti.Ciò nonostante, nessuno si permette di associare i Sigg.Ruggeri, Della Valle o Sensi ad un manipolo d’invasati. Rinfoderi quindi la sua inutile rabbia nei confronti del Genoa,squadra che quest’anno ha onorato il calcio alla grande, ed impari a perdere,per qualsiasi squadra lei faccia il tifo.

Laura Romiti portineria@fisica.unige.it – Ma siamo completamente andati fuori? Preziosi che non stigmatizza e che perdura nel lasciare che i suoi tifosi facciano violenza?

 

Davide Murru davidemurru@gmail.com– Cara Redazione di pianeta genoa, sono un tifoso granata di Torino e seguo la mia sfortunata squadra da molti anni. Credo che cio’ che sia successo domenica è innanzitutto da condannare, a prescindere che siano i granata ad aver reagito o i genoani ad aver istigato. Io c’ero domenica e onestamente sono rimasto stupito come gli altri 25000 nel vedere che la nostra squadra avesse ancora tutte quelle forze e quella grinta alla fine di 94 minuti in cui non si erano proprio viste. Però credo che continuare a dare risalto a polemiche, nonché mandare in onda quelle immagini,non solo non sia utile né di esempio, ma esaspera maggiormente il clima già abbastanza incandescente.

Io come molti altri tifosi non contesto il fatto che il Genoa se la sia giocata,e ci mancherebbe,semplicemente ci troviamo a pari punti con una squadra che non ha incontrato la stessa onestà sportiva negli avversari come è successo a noi.Cairo ha sbagliato tutto,nei modi in cui si è esposto in maniera vittimistica, ma effetivamente a mente fredda credo che chiunque si possa sentire anche solo per un momento preso in giro! Sia chiaro:il Toro merita la B per il campionato che ha fatto e non per la partita persa contro di voi. Però signori: Rubinho non è stato neanche citato, Bianchi è stato squalificato perché entrato in campo dalla panchina quando lui in panchina manco c’è andato dal momento che ha giocato tutta la gara. Ecco ,forse questa è la frustrazione maggiore che ogni tifoso granata come me ha: il Torino e i suoi tifosi sono sempre stati visti come sfigati ma sempre ammirati per la forza con la quale si sono rialzati!Ora per colpa di pochi giocatori mercenari e di un presi dente che non è in grado di gestire una squadra o perlomeno farla rispettare,perdiamo anche quella ammirazione che ci fa essere un po’ piu’ “speciali”. Si può perdere la serie A ma non la nostra DIGNITA’!

Buona Europa

Teodora Altamura altamurateodora@libero.it – SIGNOR Davide la stessa cosa vale per Olivera, le ha prese ed è stato squalificato per 3 giornate, per quanto riguarda la partita Bologna Genoa sicuramente lei non l’ha vista,continuate pure a dare la colpa al Genoa ma la realtà è diversa ragionate con la vostra testa non con quella di Cairo,tutte queste manfrine per togliersi da ogni responsabilità,le partite si giocano e vincono sul campo non a tavolino lei non ha citato uno dei suoi dirigenti che ha minacciato i nostri intimando di smetterla di giocare come scriveva un giornale. Sicuro che la B NON ERA UN OBIETTIVO DI Cairo? (Nota di Pianetagenoa: Precisiamo che nell’articolo Corriere dello Sport di martedì scorso il dirigente in questione, Massimo Ienca, ha smentito di aver pronunciato la frase «smettetela di giocare» Ma. Lig.)

Antonello Salvai asalvai@libero.it – Queste sono le parole del Signor Cairo, “Le squalifiche sono eccessivamente concentrate su di noi quando è chiaro che i nostri giocatori non litigavano fra di loro, mentre c’è un unico squalificato per il Genoa” (PERCHE’ IL SIGNOR CAIRO SE VIENE INSULTATO, AGGREDITO E PICCHIATO SE NE STA BEN BEN FERMO DAL DIFENDERSI???), ha detto il presidente del Torino, facendo riferimento alla rissa post-partita con i rossoblu. “Bianchi non ha fatto nulla. La rissa non mi è piaciuta e lo ribadisco (ALLORA PERCHE’ NON AUTOESPELLI I GIOCATORI DELLA TUA SQUADRA CHE HANNO RIDICOLIZZATO LO SPORT???), ma a volte l’istigazione è altrettanto grave quanto la reazione. E Thiago Motta ha sicuramente istigato e picchiato (IL RISCALDAMENTO PRE PARTITA DEL GENOA E’ INIZIATO AL GRIDO DI “UCCIDETELI!!! UCCIDETELI!!!” CHE SI E’ CHIARAMENTE DISTINTO ANCHE DALLA TV, QUESTO PER SPIEGARE DI QUALE GEMELLAGGIO PARLANO A VANVERA QUEGLI STESSI TIFOSI, AI GOL DEL TORINO TUTTA LA GRADINATA DEL GENOA APPLAUDIVA SPORTIVAMENTE PER INCITARE UNA SQUADRA CHE STAVA LOTTANDO PER LA SALVEZZA MA ANCHE QUESTO NON E’ MAI CITATO NE DA CAIRO NE DA NESSUN TESSERATO TORO E TANTOMENO VEDO EMAIL DI TIFOSI TORINISTI CHE LO RICORDANO, E’ PAZZESCA L’INOBIETTIVITA’ CON CUI CI SI DEVE RAFFRONTARE, OFFENDE LA REALTA’ DEI FATTI, DEI VERI PROFESSIONISTI E LO SPORT IN GENERALE.

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