Criscito, Floro e Paloschi: tre genoani parlano dell’Unità  d’Italia

«Da nazionale, da genoano, aggiungo solo una cosa. Buona festa, Italia». Mimmo Criscito lancia un appello patriottico dal sito del Genoa. «E diciamolo, dai. Il Genoa fa parte della storia d’Italia. Ha fatto lo stesso percorso, quasi. Centodiciotto anni di vita, il Genoa. Centocinquanta, l’unità d’Italia. La differenza è davvero minima. Paese di santi, poeti, […]


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«Da nazionale, da genoano, aggiungo solo una cosa. Buona festa, Italia». Mimmo Criscito lancia un appello patriottico dal sito del Genoa. «E diciamolo, dai. Il Genoa fa parte della storia d’Italia. Ha fatto lo stesso percorso, quasi. Centodiciotto anni di vita, il Genoa. Centocinquanta, l’unità d’Italia. La differenza è davvero minima. Paese di santi, poeti, navigatori e… di tifosi il nostro. Sostenere il Genoa fa parte di uno stile di vita. Perché si può festeggiare anche una retrocessione, se si è genoani e si ha orgoglio da vendere». 

Anche Antonio Floro Flores ha voluto parlare della storica ricorrenza che cadrà domani. «Ditemi, voi. Dove lo si trova un altro posto che offra le meraviglie che mette in piazza l’Italia? La ricchezza del territorio è invidiata in tutto il mondo. Siamo ricchi di storia, di arte, di cultura. La qualità della vita è alta, come l’arte di arrangiarsi. Per non parlare di cibo e tradizioni. Ogni volta che sento l’inno, a me vengono i brividi e provo delle forti emozioni. E poi l’umanità che si riscontra in Italia non è un concetto astratto. Ma un qualcosa che si vive tutti i giorni. Pure in una città difficile, come Napoli».

Infine anche Alberto Paloschi parla del 17 marzo che «è riflesso negli occhi delle persone perbene. A chi dedica il tempo libero ad aiutare chi non ce la fa e ha bisogno. L’Italia è ricca di un esercito silenzioso. Sono tante le associazioni, milioni i volontari che assistono negli ospedali e svolgono attività con risvolti sociali. Sì, sono fiero di essere italiano pensando a queste persone. Meriterebbero un monumento, perché forniscono lezioni di vita. Con i fatti. Non a parole. Fanno più notizia altre situazioni».

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