L’Amicizia Lagaccio replica sulle presunte accuse di scorrettezze

Riceviamo dall’Usd Amicizia Lagaccio e pubblichiamo Facciamo riferimento alla comunicazione del 4 novembre u.s. relativa alla c.d. “ammonizione ufficiale” comminata alla scrivente Società in relazione a presunti “comportamenti non regolamentari ed oltremodo scorretti da parte di dirigenti della U.S.D. Amicizia Lagaccio”. Premesso che, visti gli ottimi rapporti da sempre intrattenuti con la Società Genoa c. […]


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Riceviamo dall’Usd Amicizia Lagaccio e pubblichiamo

Facciamo riferimento alla comunicazione del 4 novembre u.s. relativa alla c.d. “ammonizione ufficiale” comminata alla scrivente Società in relazione a presunti “comportamenti non regolamentari ed oltremodo scorretti da parte di dirigenti della U.S.D. Amicizia Lagaccio”.

Premesso che, visti gli ottimi rapporti da sempre intrattenuti con la Società Genoa c. f. c., sarebbe stato più opportuno verificare preventivamente con noi il reale accadimento dei fatti prima di deliberare quanto comunicatoci e, soprattutto, prima di “darlo in pasto” a siti web di media locali che, pubblicandolo – come è giusto che sia in caso di comunicazioni ufficiali – hanno di fatto ingenerato rabbia ed amarezza nell’ambiente societario (dirigenti, tecnici, genitori, ragazzi/e).

Da parte nostra siamo sicuri che – da sempre – la ns. Società mantenga comportamenti altamente educativi per tutti i ns. ragazzi/e della scuola calcio associando – da sempre – all’insegnamento del gioco del calcio anche i valori di amicizia, solidarietà e beneficenza; prova ne siano i vari riconoscimenti degli Enti locali e i 12 anni consecutivi della ns. iniziativa di beneficenza rivolta alla ricerca fondi per Associazioni dedite ai problemi dei bambini in difficoltà.

 Ma quanto sopra evidentemente non è sufficiente e bastano le personali interpretazioni di un giornalista per mettere all’indice (“nomen omen”) la serietà della Società (che peraltro non “si chiama anche Amicizia per ironia della sorte” ma perché nata dall’unione di due grandi realtà sportive operanti nel territorio quali l’Amicizia S. Rocco e il Lagaccio) ed il quotidiano e volontario “sbattersi” di molte persone.

Amareggiati per quanto sopra riportiamo solo a titolo di cronaca e per amor di verità che :

• L’episodio avvenuto il 24 ottobre u.s. riguarda una partita (tra l’altro del campionato Regionale Femminile Serie C e non Regionale Giovanissime) disputata al Ceravolo ed un diverbio (come ce ne sono tanti purtroppo su tutti i campi dilettantistici e non) a seguito delle ingiurie verbali che una persona rivolgeva alle ragazze in campo. Diverbio poi tristemente trasceso in rissa unicamente tra due singole persone (come tra l’altro riportato dal referto arbitrale e sul C.U. “Letti gli atti ufficiali relativi alla gara a margine, nell’ambito della quale il direttore di gara segnala che al 9° del secondo tempo due isolate persone presenti in tribuna venivano alle mani”) e sul quale i Dirigenti della Società hanno fatto il massimo possibile per circoscrivere l’episodio (come tra l’altro riconosciuto negli spogliatoi dallo stesso direttore di gara).

• Sul campo tra le atlete nulla è successo e la partita – seppur interrotta per alcuni minuti – si è poi conclusa regolarmente.

• Uno dei due contendenti era in effetti, al momento dei fatti, l’allenatore della ns. squadra femminile, in tribuna perche’ scontava una vecchia squalifica. “Era” perché, abbastanza segnato per il comunque deprecabile episodio (dove – sempre per cronaca – risulterebbe essere l’aggredito e non l’aggressore), con senso di responsabilità ha rassegnato le dimissioni.

• Sulle presunte “ ruggini tra società” riportate nell’articolo e relative a “frizioni piuttosto datate fra le due compagini e alcuni dei loro rappresentanti per un turbolento finale di partita un paio di stagioni addietro”, facciamo presente che siamo ritornati ad avere una prima squadra femminile 5 (cinque) anni dopo la precedente esperienza per dare uno sviluppo ad un sempre più fiorente settore giovanile femminile. Piacerebbe anche a noi capire quali “ruggini” e “turbolenti finali di partita” possano essere intercorsi nei 2 anni precedenti tra bambine under 12. E per i presunti “problemi di calciomercato” vale l’aggiunta “tecnica” che le ns. attuali tesserate erano “libere” al momento di comporre la squadra perché tutte svincolate o in possesso di regolare modello 108.

• Sul discorso inoltre delle “minacce” via web ci limitiamo a dire (essendo fatti personali dell’interessato) che siamo a conoscenza del fatto che la famiglia dello stesso ha presentato querela perché il fatto non sussiste.

Sempre a titolo di cronaca segnaliamo inoltre che la Società ha deliberatamente scelto di non effettuare smentite scritte all’articolo in questione (vedi i punti sopraelencati) nel tentativo di evitare eventuali altri articoli o comunque “piccole” smentite in ventesima pagina.

Alla luce dei fatti sopra riportati, ribadendo la grande amarezza per la cattiva luce alla ns. immagine generata da una quantomeno affrettata comunicazione, segnaliamo che sarebbe gradito che cosi’ come sono apparse le presunte “scorrettezze” venissero smentite.

 

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