Il Genoa chiude un 2015 che sarà ricordato negli annali per tre fatti di cronaca: la straordinaria cavalcata europea, la mancata concessione della licenza Uefa e la sconfitta interna con il Carpi.
Meno eclatante la sconfitta con l’Alessandria, ma solo perché segue una striscia di risultati in Coppa Italia così negativi da rendere una debacle eccezionale praticamente normale.
Il 2016 si preannuncia come uno snodo fondamentale per il Vecchio Grifone.
C’è una classifica da mettere a posto e una situazione societaria da sistemare.
Tutto è nelle mani di Enrico Preziosi. Piaccia o non piaccia, ma è d’obbligo sperare in lui.
Il Joker invero sembra già aver iniziato a prendere provvedimenti.
Nel breve termine l’assunzione di Sean Sogliano come nuovo Direttore Sportivo e gli imminenti acquisti per il rafforzamento della rosa, dovrebbero mettere in condizioni Gasperini di tirare fuori il Genoa dalla palude della zona retrocessione. Ma ci vorranno tutto Gennaio e tutto febbraio per uscirne, oltre a molto calma e abnegazione da parte di tutti.
Nel lungo termine la trattativa con Calabrò dovrebbe garantire un futuro solido, fatto di Serie A anche per gli anni a venire.
I tifosi, anche e soprattutto quelli ingiustamente, e immeritatamente, chiamati “fac-simile” da Preziosi stesso, faranno la loro parte.
Trovo stucchevole l’esercizio di dare “patenti” ai genoani. Non ho mai conosciuto preziosiani, anti preziosiani, fac simili, imborghesiti, più o meno urlanti, più o meno sofferenti. Nella mia vita ho solo conosciuto Genoani: tutti, peraltro, con la G maiuscola.
In questo quadro, un grande grazie ai nostri lettori, al Direttore Marco Liguori e a Pianetagenoa1893.net, e tutti gli auguri per le Feste. Qualche giorno di tranquillità, ai Genoani e al Genoa squadra e società, non farà male.
Federico Santini
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