(S)Visti da lontano – Genoa-Juve, sfida di valori e ideali in antitesi

Il Genoa perde a Verona e molti tifosi si infuriano con Gasperini, reo di aver schierato troppe seconde linee. Le scelte dell’allenatore sono invero condivisibili. La società sta già pianificando la prossima stagione e la partita di ieri era ideale per dare spazio alle riserve e valutarne le risposte sul campo. Largo quindi, con alterne […]


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Il Genoa perde a Verona e molti tifosi si infuriano con Gasperini, reo di aver schierato troppe seconde linee. Le scelte dell’allenatore sono invero condivisibili. La società sta già pianificando la prossima stagione e la partita di ieri era ideale per dare spazio alle riserve e valutarne le risposte sul campo.

Largo quindi, con alterne fortune, a Fetfa (sterile), Cabral (inadatto), De Ceglie (fuori fase), De Maio (benino), Konatè (ingenuo), Sturaro (combattivo), Centurion (bloccato), Cofie (scarico) e Motta (irruento).

Voltiamo pagina.

Domenica sera: Genoa – Juventus. Al Luigi Ferraris arriva la squadra che per valori e ideali è in totale antitesi al Club Fondatore del calcio italiano. La Vecchia Signora è l’attuale regina incontrastata dello calcio-business, del fatturato, del diritto televisivo, dello stadio di proprietà bello come un teatro. I Bianconeri schierano in campo top-players di fama internazionale.

La Vecchia Signora, per il folklore calcistico dei tifosi più accesi, è invece solo l’arrogante e antipatica squadra dei “padroni”, del sopruso e della furberia domenicale, che vince solo grazie a presunte spintarelle arbitrali. La società torinese in effetti non ha mai fatto molto per rendersi simpatica ai tifosi di fede non Juventina. Lo slogan “31 sul campo”, in barba alla giustizia sportiva, è imbarazzante per chi ha vissuto l’estate 2005.

La società più scudettata d’Italia ha fatto proprio il celebre motto: “Alla Juventus vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, firmato Giampiero Boniperti”.

Domenica sera il Genoa e i Genoani contrapporranno i propri valori e ideali, ben sintetizzati da una frase molto significativa dell’indimenticato Pippo Spagnolo: “Sei Genoano, vuoi anche vincere?”.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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