ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Michele Padovano: «Che emozione quel gol alla Juve»

Esattamente 20 anni fa l'attaccante, allora nel Genoa, segnò una rete ai bianconeri in un pirotecnico 2-2 al "Ferraris"


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Una vita dedicata al calcio che gli ha permesso di vincere scudetti, coppe internazionali e di fare tantissimi gol: un centinaio in carriera tra l’Italia (Asti, Cosenza, Pisa, Napoli, Genoa, Reggiana, Juventus e Como), l’Inghilterra (Crystal Palace) e la Francia (Metz). Uno di questi, Michele Padovano classe 1966 da Torino, lo ha realizzato giusto venti anni fa con la maglia del Genoa alla Juventus: la squadra con cui poi vincerà tutto.

Ti ricordi quel gol segnato il 20 settembre 1992?

Sì, la partita finì 2-2 e io feci il gol dell’1-1 allo scadere del primo tempo: lancio lungo di Branco per me che sul filo del fuorigioco superai Tacconi in uscita.

Cosa ti ricordi di quella stagione?

Fu un’esperienza positiva. Ricordo che mi volle l’allenatore Giorgi a tutti i costi, in coppia con Skuhravy facemmo 19 gol in due: 9 io e 10 Tomas. Purtroppo però la stagione per una serie di fattori fu deludente e ci salvammo solo all’ultima giornata. Ricordo che il presidente Spinelli all’inizio dell’anno parlava addirittura di scudetto!

Qualche stagione dopo passasti alla Juventus.

Sì e pensare che da ragazzo ero tifosissimo del Torino… Alla Juventus fu un’esperienza meravigliosa: capitai nel momento migliore della società e vincemmo tutto quello che c’era da vincere. Un’esperienza che non potrò mai dimenticare.

Domenica c’è Genoa-Juve.

Difficile da pronosticare: penso che sarà una partita con tanti gol.

Un pronostico secco: chi vince lo scudetto?

Il campionato è sceso di livello ma la Juve ha fatto acquisti importante ed è favorita. Dietro vedo il Napoli e la Roma. Le milanesi hanno perso molto e per loro non sarà facile.

E il Genoa? Borriello ti assomiglia?

Il Genoa per me è un’incognita: sono curioso di vederlo già domenica. Non penso che Borriello mi assomigli e poi non mi piace fare questi paragoni. Ogni giocatore ha caratteristiche personali.

In carriera hai fatto tantissimi gol: è più emozionante segnare in Champions League o nel derby di Genova e sotto la Nord?

I gol sono sempre belli e ti lasciano dentro un’emozione. Quello contro la Samp (nel famoso “derby della carta igienica”, ndr) fu altrettanto emozionante.

Hai avuto anche un problema giudiziario per una brutta faccenda di droga. Tutto finito?

Purtroppo no, sto aspettando l’udienza di appello. Sono pulito e confido nella giustizia.

Francesco Patrone

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