ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Davide Traverso (Figgi do Zena): «I divieti alle trasferte mettono a rischio l'esistenza dei club»

«La decisione di ieri del Casms e del Prefetto di Milano è assolutamente discrezionale e non ha alcun fondamento logico». E’ furibondo il presidente dei Figgi do Zena, Davide Traverso, e spiega a Pianetagenoa1893.net tutta la sua delusione. Il numero uno del celebre club rossoblù ha visto svanire, in meno di 24 ore, la trasferta […]


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«La decisione di ieri del Casms e del Prefetto di Milano è assolutamente discrezionale e non ha alcun fondamento logico». E’ furibondo il presidente dei Figgi do Zena, Davide Traverso, e spiega a Pianetagenoa1893.net tutta la sua delusione. Il numero uno del celebre club rossoblù ha visto svanire, in meno di 24 ore, la trasferta a San Siro per assistere a Inter-Genoa. Il tutto grazie a un “dietrofront” del Casms che assieme al Prefetto di Milano ha bloccato la vendita dei biglietti per i residenti in Liguria. «E’ assurda questa decisione – prosegue Traverso – gli interisti sono stati autorizzati a venire qui, mentre noi dobbiamo restare a casa a guardare il Genoa in tv. E’ ancora più assurda se si pensa che non c’è mai stato astio negli ultimi anni tra i tifosi genoani e i nerazzurri».

I Figgi do Zena erano pronti a partire per Milano?

«Eravano più che pronti alla partenza. Avevamo già raggiunto il tutto esaurito con 54 posti sull’autobus. Poi è arrivata la notizia della decisione del Casms e della Prefettura di Milano e abbiamo dovuto disdire tutto e avvisare i tifosi che non se ne faceva più nulla».

Quali danni avete subito dal “dietrofront” delle autorità di pubblica sicurezza?

«Non avremo conseguenze dall’autonoleggiatore che sa bene che lo stop alla partenza non dipende da noi ma da altri. I danni sono altri».

Si spieghi meglio…

«Le trasferte sono il principale, se non l’unico, introito che hanno i club per finanziare la propria attività. Serve per pagare le tante spese che dobbiamo sostenere, come l’affitto, le bollette di luce e telefono, oppure per sovvenzionare le nostre attività come quelle delle iniziative di beneficenza. Ad esempio noi abbiamo dovuto cercare l’ospitalità di un bar perché non potevamo più pagare l’affitto dei locali dove avevamo sede».

Una situazione molto delicata: ma quali sono gli effetti dei divieti delle trasferte?

«Secondo me le decisioni degli organi di pubblica sicurezza hanno un solo effetto: quello di eliminare l’attività dei club. La tanto temuta violenza non c’entra nulla: anzi, con la loro eliminazione si ha l’effetto contrario. Sono la parte sana della tifoseria e sono facilmente controllabili dalle autorità: invece si mina alla base il sistema dei club».

Si può quantificare la quota di trasferte inibite alla tifoseria genoana?

«In questo campionato la quota si attesta attorno all’80%. Siamo arrivati al paradosso che spesso si autorizza la vendita dei biglietti per località lontane da Genova, come ad esempio Bari, e invece si proibiscono quelle più vicine come, appunto, Milano oppure Bologna».

Si mandano però solo i bambini del progetto Acg…

«E’ una decisione ancora più assurda. Ciò impedisce alle famiglie e agli altri bambini di potersi recare a San Siro a incitare il nostro amato Grifone».

…e chi ha la Tessera del tifoso…

«E’ l’ennesima decisione demenziale. Mi devono spiegare perché chi ha tessera può andare in trasferta e invece chi non ce l’ha resta a casa. Forse perché sono invincibili oppure hanno sostenuto un corso di sopravvivenza per andare a San Siro e negli altri stadi. Scherzi a parte, è un provvedimento logicamente inspiegabile: già da tempo esistono i biglietti nominativi e le autorità sanno perfettamente chi va in trasferta. Tutto ciò è stato costruito per rendere impossibile la vita alle tifoserie organizzate».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

 

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