ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Cesare Lanza: «I tifosi fanno bene a protestare, ma ora occorre una tregua»

E’ stata giusta la protesta dei tifosi la scorsa settimana contro le politiche societarie adottate dal presidente Enrico Preziosi, ma ora occorre una tregua per consentire al Genoa di recuperare terreno in classifica. Cesare Lanza, noto e apprezzato giornalista e autore televisivo, parla in questa intervista a Pianetagenoa1893.net del difficile momento del club rossoblù. Lanza, […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

E’ stata giusta la protesta dei tifosi la scorsa settimana contro le politiche societarie adottate dal presidente Enrico Preziosi, ma ora occorre una tregua per consentire al Genoa di recuperare terreno in classifica. Cesare Lanza, noto e apprezzato giornalista e autore televisivo, parla in questa intervista a Pianetagenoa1893.net del difficile momento del club rossoblù. Lanza, oltre a essere un tifoso rossoblù, ha trascorso gran parte della sua vita professionale a Genova, dove ha ricoperto una serie di incarichi, tra cui la direzione del quotidiano Il Lavoro. 

La settimana scorsa il Genoa era precipitato all’ultimo posto con la conseguente contestazione dei tifosi, un desolante déjà vu. La crisi attuale si può paragonare a quelle del passato o è più grave?

Ho assistito a tante crisi del Genoa, cadute in serie B e in serie C. La più devastante a me è sembrata quella, proprio sotto la gestione di Preziosi, del retrocessione in serie C per una oscura vicenda mai del tutto chiarita (la cosa assolutamente chiara era che il Sistema calcio voleva punire in maniera esemplare il presidente e, chissà perché, il Genoa e un’intera città). Però, e forse come ogni tifoso mi illudo, questa volta potremmo uscire dal tunnel più facilmente che in passato.

E’ stata giusta la protesta dei tifosi a Genova in piazza De Ferrari?

Sono sempre, o quasi, dalla parte dei tifosi. Perché tifosissimo, spinto dal cuore e più raramente dalla ragione, lo sono anche io! Sessant’anni di vita dedicati ai molti tormenti e ai pochi piaceri del Genoa. Credo di essere stato l’unico al mondo a sostenere le ragioni dei tifosi quando impedirono la prosecuzione della scellerata partita col Siena e chiesero ai giocatori di restituire le maglie, oltraggiate da una prestazione indecente. In questo caso, mi permetto di raccomandare un pizzico di calma, una tregua. Si può ancora disputare un buon campionato.

La vittoria di Bergamo può aver scacciato, almeno in parte, i fantasmi della crisi?

Penso di sì. A mio parere il Genoa ha una buona squadra, con De Canio eravamo all’ottavo o al nono posto, non ricordo, comunque nella parte sinistra della classifica. È stato un errore grave esonerare De Canio. Nel primo tempo con la Juventus, e nel primo tempo con la Roma, ho visto una squadra che non aveva nulla da invidiare a quella della miglior stagione di Gasperini. Con un po’ di fortuna, con qualche giocatore in campo in grado di gestire il vantaggio, potevamo portare a casa la vittoria.

La soluzione migliore è che Preziosi venda la società? E se non riuscisse a trovare un compratore, cosa accadrebbe?

Il punto è questo. Sono stato scettico sulla tenuta di Preziosi fin dai primi tempi del suo arrivo a Genova. Se la squadra si riprende, Preziosi potrà vendere, se ci sfasciamo, sarà difficile e l’avvenire diventa nero. Preziosi si è inventato, più o meno come Zamparini e Cellino, un mestiere nuovo: il manager, o imprenditore specializzato nella compravendita di calciatori, utilizzando un intero club (Palermo, Cagliari, Genoa…) anziché singoli giocatori, come fanno i procuratori. Ci sono molti campioni come Bonucci, Boateng, El Shaarawy , che non abbiamo fatto in tempo a vedere e già erano smistati a club più ricchi. Che squadrone potevamo avere, se Preziosi avesse creduto veramente nel “nostro” Genoa! Bonucci, Ranocchia, Bocchetti, Criscito, Tiago Motta, Milito, Boateng, El Shaarawy, Borriello, Gilardino, Palacio e tanti altri… Il Genoa sembra la porta girevole di un grande albergo.

Delneri è il tecnico giusto per salvare il Genoa? E il nuovo direttore Foschi ha una marcia in più rispetto a Capozucca?

Sinceramente, come detto, avrei preferito De Canio. Come iper-rossoblu, deploro che Del Neri abbia un passato sampdoriano sia come giocatore sia come allenatore. Non conosco Foschi e Capozucca.

Cosa manca in particolare ai giocatori: carattere, ruoli non coperti in modo adeguato o altro?

Sì, manca proprio il carattere. Sono all’antica: mi piacciono combattenti come Benetti, Furino, Gattuso… Prendiamo, come esempio, Merkel: un bel biondino, con tante qualità, ma privo di spina dorsale.

Domenica il Grifone giocherà in casa col Chievo: tanto per gradire, mancheranno Moretti e Borriello, entrambi squalificati. Si potrà ancora tentare di conquistare punti?

Se il Genoa acchiappa i tre punti col Chievo, respiriamo, spero fino a Natale. Poi dovrebbero esserci i rinforzi promessi da Preziosi: Zarate, Sculli, Matuzalem… Infine, conto sull’esplosione di Immobile, che forse ha troppa foga, dovrebbe essere più freddo al momento di tirare per il gol.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.