ESCLUSIVA PG, Roberto Renga: “Nessuna illusione, la Roma non è rinata a Sassuolo”

Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Roberto Renga, ex prestigiosa firma de Il Messaggero e di Paese Sera, nonché profondo conoscitore della realtà giallorossa, in vista di Roma-Genoa (domenica, stadio Olimpico, ore 12:30). È giusto sostenere che il piatto forte della 33esima giornata lo avremo all’ora di pranzo? “Sicuramente perchè sarà la partita più incerta: a […]


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Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva Roberto Renga, ex prestigiosa firma de Il Messaggero e di Paese Sera, nonché profondo conoscitore della realtà giallorossa, in vista di Roma-Genoa (domenica, stadio Olimpico, ore 12:30).

È giusto sostenere che il piatto forte della 33esima giornata lo avremo all’ora di pranzo? “Sicuramente perchè sarà la partita più incerta: a Roma c’è la convinzione che il Genoa sia la squadra ideale per perdere visto il suo momento di forma e lo stile di gioco improntato a pressare alto e verticalizzare. Certezze rossoblù contro incertezze qualitative giallorosse”.

Come arriva la Roma a questa partita? “Male. Vincere fa bene ma i giallorossi hanno battuto 3-0 il Sassuolo, che è in caduta libera, in una non-partita dal momento che gli emiliani erano privi dei suoi giocatori migliori (Vrsaljko, Zaza, Berardi). La Roma è una squadra senza ambizioni e con l’unico problema di chiudere con dignità questa stagione. In futuro ci vorrà una società più presente e che s’interessi di calcio con competenza, non di basket: poi leader veri e giocatori di qualità perchè l’unico acquisto giusto è stato Keita, suggerito da Garcia…”.

Possibile ridurre la crisi dei giallorossi alle sole (e dolorose) sconfitte contro il Bayern Monaco e Juventus? “Assolutamente no, la Roma ha giocato la sua migliore partita allo Juventus Stadium, poi contro l’Inter (4-2, l’ultima vittoria all’Olimpico) e infine a Manchester contro il City in Champions League: se fai bene tre partite in un anno significa che hai la squadra sbagliata. Credo che alcune cause siano dovute alle scorie del Mondiale (Maicon è sparito) e alla cessione di Benatia non rimpiazzata centralmente da Yanga-Mbiwa e Holebas sulla fascia. Totti è ancora il migliore se accanto a lui la gente corre”.

Entrambe le squadre si giocano un piazzamento europeo: Champions League diretta per la Roma ed Europa League il Genoa. Per la qualità delle rose è la dimensione corretta? “Spesso ci chiediamo com’è possibile che la Roma sia ancora così in alto dopo tanti pareggi; mentre il Genoa era partito con ambizioni diverse a inizio anno. Se non gioca Perotti c’è uno sconosciuto che entra e fa bene, poi scopri che Borriello sta in panchina e Gasperini riesce a dare ugualmente spettacolo. Infine credo che il Grifone abbia un giocatore grandissimo, Bertolacci, che conosco dai giovanissimi: inizialmente era lento come un giocatore sudamericano o degli Anni ’70 poi si è completato. E’ andato via dalla Roma perchè è nato qui e avrebbe giocato poco”.

Il Grifone ha il terzo miglior attacco in trasferta mentre i giallorossi in casa ne hanno vinta una nelle ultime tredici: che gara s’aspetta domenica a pranzo? “I giallorossi faticano molto in casa perchè deve imporre il proprio gioco che non hanno più: l’unica speranza è che il Genoa sia convinto di venire a vincere all’Olimpico. Burdisso sarà un’assenza pesante perchè conosce bene l’ambiente e può suggerire a gara in corso come e chi marcare”.

Alessandro Legnazzi

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