ESCLUSIVA PG – Davide Scapini: «Lamanna come Zoff, tanti fatti e poche parole»

“Il rigore parato a Tevez? Non è quella la prodezza più importante di Lamanna”. Davide Scapini, agente del portiere del Genoa subentrato a Perin dopo l’infortunio alla spalla, racconta in esclusiva a Pianetagenoa1893.net i retroscena dell’eccellente prestazione del suo assistito allo Juventus Stadium. Qual è questa prodezza di Lamanna? “L’uscita con i pugni che ha […]


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“Il rigore parato a Tevez? Non è quella la prodezza più importante di Lamanna”. Davide Scapini, agente del portiere del Genoa subentrato a Perin dopo l’infortunio alla spalla, racconta in esclusiva a Pianetagenoa1893.net i retroscena dell’eccellente prestazione del suo assistito allo Juventus Stadium.

Qual è questa prodezza di Lamanna?

“L’uscita con i pugni che ha effettuato poco dopo essere entrato in campo. L’ha effettuata con precisione e sicurezza”.

Ma lui non si è vantato neppure di questo episodio?

“No, Eugenio è una persona introversa: anzi per meglio dire, è molto, ma molto riservata. Lui si sente solo un portiere che cerca di svolgere il suo lavoro. Mi ricorda Zoff quando era in attività: era di poche parole”.

Magari potrebbe avere una carriera come quel mito del calcio italiano…

“No, non dico questo. Trovo soltanto delle somiglianze caratteriali molto forti. Magari, come Zoff, a 70 anni inizierà a parlare con più scioltezza. Battute a parte ha 25 anni: la sua carriera potrebbe durare fino a 45 anni”.

Dopo quella con la Roma è arrivata la parata sul tiro di Tevez: Lamanna un segreto per parare i rigori?

“No, lui non ha segreti particolari. La sua abilità è quella di farsi trovare pronto all’occorrenza e l’ha fatto in due partite contro squadre importanti”.

Anche in passato riusciva a parare i penalty?

“A Bari era accaduto una volta, a Siena mi sembra di no. Ricordo invece molto bene che a Gubbio, in serie C, ne ha parati parecchi: credo il 50-60% dei tiri”.

Con l’infortunio a Perin si prospetta un posto da titolare per alcune giornate…

“Bisognerà vedere quale sarà l’esatta diagnosi dell’infortunio alla spalla. Si parla di tre-quattro settimane, ma è basata sull’impressione a caldo. Conoscendo il suo carattere e la sua dedizione al lavoro, per Lamanna non cambia nulla: lui sarà pronto come sempre, pronto anche ad affrontare l’esperienza da titolare che sarà molto gratificante in un club importante di serie A come il Genoa”.

Chi sono i suoi maestri?

“Il suo mentore è Simone Braglia, l’eroe di Anfield Road che ha creduto sempre in lui e lo ha sempre sostenuto. Lo ha pungolato continuamente anche quando giocava bene: in questo modo lo ha aiutato ad esprimersi al meglio e a non mollare mai. Poi c’è il preparatore dei portieri del Genoa Gianluca Spinelli che lo ha aiutato a crescere e a perfezionarsi: Eugenio non poteva trovare di meglio”.

Quale potrebbe essere il suo futuro?

“Bisognerà vedere cosa deciderà la società. All’inizio della stagione ha accettato di buon grado di essere il secondo di Perin, un portiere che è sempre ai massimi livelli ed esprime sempre prestazioni di grande livello. Lui è un portiere da 6.5, non da 8 come il titolare: ma offre continuità di rendimento. Vedremo a giugno cosa accadrà”.

Marco Liguori

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