Il Genoa schianta il Frosinone e archivia, o quasi, la pratica salvezza. Un pomeriggio di calcio quello visto al Ferraris dove i rossoblu, trascinati da un Suso in vena di licenze poetiche di alto profilo, sono riusciti a mettere in vetrina gioco e concretezza, fattori che hanno consentito di ottenere tre punti decidivi oltre che ad aumentare le consapevolezze di squadra e ambiente. Nel primo tempo il Frosinone da filo da torcere al grifone grazie a una fase difensiva marmorea e a rapide ripartenze, basate più che altro su lanci lunghi in favore dell’isolato Ciofani, poi Suso al 43′ spezza l’equilibrio con il primo dei tre gioielli di giornata. Una volta in vantaggio il Genoa prende il volo e inizia un monologo che si concluderà solo al fischio finale sul risultato di quattro a zero.
Gasperini ancora una volta viene portato in trionfo dal pubblico a conferma che per il popolo rossoblu esiste una sola grande guida.
Cosa va
Fase difensiva perfetta. Izzo si conferma uno dei più grandi talenti in questo ruolo sul panorama nazionale, De Maio impeccabile, Munoz risponde presente dopo il periodo di stop.
Fiamozzi mette in mostra una prestazione di livello: attento in fase difensiva e presente in costruzione.
Suso devastante: la sua esplosione conferma il lavoro superlativo dell’allenatore che ancora una volta è riuscito a esaltare le caratteristiche di un giocatore potenzialmente di grandi prospettive.
Bene il secondo tempo di Matavz. Dopo un inizio di gara con il freno a mano tirato cresce insieme alla squadra. L’avversario non era irresistibile, ma l’attaccante sloveno recupera palloni e conquista falli sulla trequarti.
Cosa non va
L’infortunio di Pandev è la nota amara della giornata. Una vera sfortuna per un giocatore che nonostante i problemi avuti in stagione ha sempre dato tutto quando chiamato in causa: professionista esemplare.
Riccardo Cabona
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