Un Grifone troppo brutto per essere vero

“Troppi brutti per essere veri”. E’ stato il commento sulle pagine di Pianetagenoa1893.net sui social network di numerosi di voi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Aggiungo: spero che stasera a Vigo si siano concentrate tutte le prestazioni negative del Genoa, o più realisticamente una consistente parte di esse, in modo da […]


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“Troppi brutti per essere veri”. E’ stato il commento sulle pagine di Pianetagenoa1893.net sui social network di numerosi di voi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Aggiungo: spero che stasera a Vigo si siano concentrate tutte le prestazioni negative del Genoa, o più realisticamente una consistente parte di esse, in modo da ottenere una stagione più che decorosa. Battute e auspici a parte, stasera si è vista una squadra molto svogliata e con poche idee. Il risultato: numerose lacune difensive, centrocampo che non faceva filtro alle manovre avversarie e non costruiva azioni offensive, attacco spuntato. Un mix micidiale che ha bloccato le ali del Grifone, che non è riuscito neppure a volare per un minuto sulla Galizia e ha incassato quattro gol.

Da dove ripartire: Kucka è stato l’unico lottatore della serata, che ha mostrato spirito genoano e buona forma fisica e tecnica. Purtroppo nessuno dei compagni lo ha seguito. Discreta anche la prova di Izzo: ha fatto ciò che ha potuto, anche se al suo ingresso la situazione era ormai già compromessa. Altra nota positiva: l’ingresso di Tachtsidis, sia pure per un periodo limitato di gara, può lasciar sperare bene per il futuro. Il giocatore greco si è mosso bene e ha effettuato qualche lancio in fase d’attacco. Sulla destra occorre Rincon: Cissokho ha un discreto cross, ma per ora non sembra riuscire a coprire l’intera fascia assegnatagli. A 9 giorni dall’inizio del campionato Gasperini avrà ancora molto da lavorare: ma anche l’anno scorso c’erano stati dubbi, ma all’inizio del torneo la squadra era riuscita ad avere un buon stato di forma. Tra le varie cose da fare, per favore, si chiuda al più presto il caso Perotti. E’ una “telenovela” che sta snervando tutto l’ambiente: permanenza oppure cessione, la si concluda prima dell’inizio del campionato e si mettano a tacere lo stillicidio di voci che oggi riguardano l’Inter, domani la Lazio e a seguire il Roccapepe, per dirla col professor Scoglio.

Concludo con l’ultimo caso della settimana: la richiesta del procuratore federale Stefano Palazzi di un nuovo processo per Lazio-Genoa del 2011. Un caso riaperto, secondo quando letto stamani sulla Gazzetta dello Sport, per un cavillo giuridico assurdo: il procedimento del 2013 si è fermato, al contrario della Lazio e di Mauri, in secondo grado con la giusta assoluzione del Grifone e di Omar Milanetto. Una stortura creata dall’attuale Codice di giustizia sportiva. Ciò ha suscitato l’indignazione e la rabbia di tutto il Popolo genoano, scottato dal processo sportivo per i fatti del 2006. A questo proposito, ritengo che sia ragionevole la proposta del nostro lettore Luca Sonnati: chiamatela come volete, class action oppure causa risarcitoria contro la Figc. Per intentarla, occorrerà che ci sia ovviamente una sentenza di condanna contro il Genoa. Dopodiché i tifosi potranno valutare, secondo quanto ipotizzato nella proposta, di far esaminare il caso ad alcuni avvocati specializzati e chiedere, se possibile, il risarcimento per danni morali, biologici e quant’altro: non sono un legale, sapranno loro come specificarla. Passo e chiudo!

Marco Liguori

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