Questa sera, miei cari amici genoani, c’è un’aria di tristezza. Si è creata una spaccatura tra i tifosi e il tecnico Gian Piero Gasperini. La domanda che mi sono posto è semplice: perché tutto questo? Perché sfogarsi contro i genoani? L’allenatore ha parlato di una minoranza che sarebbe rea di fischiare la squadra. Se è una minoranza, allora perché si preoccupa? La ragione di questa durissima reprimenda non l’ho capita. Forse vuole andare via? Ad ogni modo è una frattura che sarà purtroppo difficile sanare e che rischia di minare il prosieguo del campionato che finora è stato abbastanza soddisfacente: il Grifone è a pari punti con Inter e Fiorentina, squadre che sono decisamente al disotto dei propri obiettivi. Una situazione decisamente pesante, in vista della trasferta di domenica prossima a Verona, dove c’è il Chievo che ha cambiato allenatore e ha bisogno di conquistare punti.
Purtroppo è passato in secondo piano l’episodio del gol di mano di Tonelli. L’arbitro di porta Minelli era là davanti e non ha visto nulla: sarebbe bello chiedergli cos’ha visto in quell’azione, dato che il giocatore dell’Empoli si è aggiustato il pallone con il polso. È un danno enorme per i rossoblù che si vedono privati di due punti meritati. Intendiamoci: l’Empoli li ha messi in difficoltà diverse volte con un pressing asfissiante a centrocampo: il pareggio è meritato, ma sarebbe dovuto avvenire in altro modo. Non a caso gli uomini di Gasperini, secondo le statistiche della Lega di A, hanno tirato tre volte nello specchio della porta su 11 conclusioni totali. Gli avversari hanno svolto quattro tiri dalle parti di Perin su 9 complessivi. Comunque sia, purtroppo, l’arbitro Cervellera e il suo collega di porta ci hanno messo lo zampino e la vittoria è sfumata. E anche questo episodio va nella lunga galleria dei torti arbitrali subiti dal Genoa.
Marco Liguori
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