Mercato Genoa: i tasselli mancanti

Reparto per reparto, i giocatori che servirebbero al nuovo Grifone: pesano le incertezze sul futuro di alcuni big

Sebastien De Maio abbracciato dai compagni dopo il gol vittoria segnato all'Inter (Pier Marco Tacca/Getty Images)

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Ultima settimana piena di vacanze e poi partirà ufficialmente la stagione 2016/2017 del nuovo Genoa targato Ivan Juric, la 10° consecutiva in Serie A. La società è al lavoro per rendere il più possibile completa la rosa che partirà per il ritiro austriaco di Neustift, ma ovviamente alcuni tasselli verranno riempiti strada facendo dato che il mercato estivo è ancora molto lungo.

Analizziamo, reparto per reparto, la situazione in casa rossoblù.

PORTA: il recupero lampo di Mattia Perin ha stupito tutti. Dato per rientrante verso ottobre, il portierone genoano ha bruciato le tappe e si aggregherà con la squadra fin dal ritiro. Juric e lo staff valuteranno attentamente la condizione del ginocchio operato, ma non è escluso che Perin possa essere arruolabile già nelle prime gare ufficiali in Coppa Italia ad agosto. Attenzione alla variabile mercato: il giocatore aveva già diverse sirene addosso prima dell’infortunio (soprattutto da parte dell’Inter, pronto a cedere Handanovic per lasciargli spazio) e se risultasse idoneo ed arrivassero grosse offerte al club, potrebbe partire. Il futuro di Perin, Genoa o altrove, condiziona quello di Eugenio Lamanna: un vice di grande affidamento, che però dopo 2 anni da secondo vorrebbe riavere una porta da titolare tutta sua. Se parte il collega, il Genoa si affiderà certamente a lui. Futuro non più rossoblù per Ujkani (di rientro da Latina, ma destinato al Pisa in B) e Donnarumma. Visti i rapporti col Milan, uno tra Gabriel (portiere brasiliano reduce da una stagione al Napoli come vice Reina) ed Agazzi (affidabile ai tempi di Cagliari in Serie A, e non fortunato l’anno scorso al Middlesbrough) potrebbero eventualmente servire come rincalzo, in caso di un addio importante. Dalla cantera rossoblù arriverà un nuovo terzo portiere.

DIFESA: il grosso ruota attorno a Sebastian De Maio, che non vorrebbe lasciare Genova ma ha sirene importanti. Lo vuole fortemente l’Anderlecht, che gli raddoppierebbe l’ingaggio con prospettiva di giocare la Champions League (pass da ottenere superando i preliminari). Inoltre il Genoa avrebbe un’ottima plusvalenza, dato che il difensore arrivò a costo zero dal Brescia e verrebbe ceduto per 4 milioni di euro. L’ex Pescara Riccardo Fiamozzi non ha pienamente convinto, ma ha vestito il rossoblù solo per 6 mesi e potrebbe avere una nuova occasione con Juric. Incognita Munoz (per le condizioni fisiche), sicurezza Burdisso (ultimo anno di contratto, poi tornerà in patria), new entry Renzetti. Sfumato il romanista Castan, in stand-by Ferrari del Crotone e Barba dell’Empoli (ma su quest’ultimo c’è ottimismo), sarebbero interessanti le opzioni Davide Santon come terzino (Inter, ma ci vorrebbe un aiuto nerazzurro per l’ingaggio) e Rodrigo Ely in mezzo (Milan, altro talento da svezzare).

CENTROCAMPO: confermare Rincon e Laxalt sarebbe un doppio colpo. Difficile però ad oggi ipotizzarlo, perchè se sul colombiano ci sono possibili trattative importanti (il solito Milan, ma anche lo Schalke 04 in Bundesliga dove venne apprezzato per anni ai tempi dell’Amburgo), l’uruguaiano che Gasperini ha trasformato da meteora a giocatore importante, è stato un investimento in termini economici per riscattarlo dall’Inter nell’ambito della cessione di Ansaldi. E si sa, che se fosse possibile monetizzare fin da subito, in società non si tirerebbero indietro. Laxalt piace molto a Paulo Sousa, la Fiorentina gradirebbe uno scambio con Mati Fernandez, centrocampista argentino che però predilige più il gioco dal centro alla trequarti: è vero che l’anno prossimo mister Juric vorrà una squadra camaleontica che sappia passare dal 3-4-3 gasperiano ad un modulo col fantasista, ma dietro le punte il tecnico croato è convinto di poter rilanciare il francese Ntcham (di cui è innamorato tatticamente) che ha ancora 1 anno di prestito dal Manchester City. Piuttosto, partisse Rincon, sarebbe intrigante portare al Genoa una delle sorprese rivelazione di Euro 2016: Aron Gunnarsson, centrocampista che può fare il mediano ed anche il trequartista, è un classe 1989, capitano ed anima dell’Islanda che ha fatto innamorare tutti. Gioca da 5 anni nel Cardiff City, con cui ha fatto solo una stagione in Premier League poi retrocedendo (nel 2013/2014 con 23 presenze ed 1 gol), ed è destinato ad abbandonare la Championship inglese. Ha il contratto in scadenza nel giugno 2018, per 3 milioni di euro potrebbe essere ceduto e diventare un affare. Ad oggi, però, il Genoa sta virando con decisione sul giovane talento Nàndez del Penarol.

ATTACCO: Pavoletti resta, Pavoletti parte. Lo sapremo definitivamente magari solo al gong finale di questo calciomercato estivo. Chiaro che un bomber come lui serve come il pane a questo Genoa, ma il solito tormentone è quello legato alla possibile maxi offerta economica che potrebbe arrivare a Villa Rostan (ad oggi, solo la Lazio di Lotito potrebbe convincere Preziosi). Facciamo gli ottimisti, ed immaginiamo il Grifone con il Pavo confermato in avanti, anche perché il mancato ingaggio di Lapadula ha fatto saltare gli “schemi”: servirebbe un vice di affidamento, non come il flop Tim Matavz (che tra l’altro l’ex ds Sogliano aveva bocciato fin dall’inizio, salvo poi esser surclassato nella decisione finale. Da lì, si è aperta la frattura che ha portato al recente addio). Cavalli di ritorno affidabili ne abbiamo? Marco Borriello (2 campionati e mezzo al Genoa, per un totale di 71 presenze e 31 gol in Serie A) ha dimostrato di essersi ristabilito fisicamente come pochi a 34 anni: gli ultimi 6 mesi a Bergamo con l’Atalanta lo hanno visto in crescendo, adesso è senza contratto. Sempre restando nella bergamasca, come vice Pavoletti anche il nome di Mauricio Pinilla (scappato dal Genoa per lo scarso feeling con Gasperini, che ora ritroverebbe controvoglia proprio in nerazzurro) non sarebbe male. Difficili Alessandro Matri Mbaye Niang, sempre in tema di ex rossoblù: sarebbe un’ipotesi eventualmente solo legata ad un loro inserimento come attaccanti titolari, condizione che ad oggi non sussiste. Non sarebbe male provare il giovane Simone Andrea Ganz come alternativa dalla panchina: reduce da un campionato nel Como con 16 gol (solo 3 dal dischetto), il figlio d’arte si è legato per i prossimi 4 anni alla Juventus che sta scegliendo dove dirottarlo in prestito. Il Verona è in vantaggio, dietro anche il Novara: Juric lo ha apprezzato in Serie B l’anno scorso. Sugli esterni, il neo tecnico rossoblù spera di rigenerare il serbo Darko Lazovic, che forse ancora oggi sogna il clamoroso gol fallito nel derby d’andata contro la Sampdoria lo scorso gennaio: se torna ai fasti d’oro della Stella Rossa, potrebbe essere il nuovo crack. Da Milano poi si attendono notizie sullo spagnolo Suso, altro giocatore rigenerato sotto la Lanterna: il giocatore resterebbe volentieri un altro anno a Genova, ma proprio dalla Liga (Betis Siviglia oppure Espanyol) potrebbe arrivare l’offerta economica che convincerebbe Galliani a monetizzare subito con la cessione a titolo definitivo. Se salta Suso, occhio a due vecchi pallini della dirigenza genoana: un’altro giocatore iberico che in rossoblù ha fatto benissimo, ovvero Iago Falque della Roma (la sua cessione al Torino è temporaneamente saltata, ed il giocatore non sembra più rientrare nelle idee di mister Spalletti), mentre c’è la concorrenza del Tottenham per il giovane talento Lucas Alario del River Plate, anche lui utilizzabile come esterno d’attacco ed eventualmente punta centrale.

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