VENTURA: «Mai detto che il mio gioco è libidine»

Il Bari di Giampiero Ventura è atteso domani pomeriggio a Marassi dove la squadra biancorossa se la vedrà con la compagine di mister Gasperini, squadra che in casa, grazie al tifo incessante del proprio pubblico, si trasforma. Nella consueta conferenza stampa pre – partita, mister Ventura ha parlato di questa difficile trasferta in terra genovese. […]


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Il Bari di Giampiero Ventura è atteso domani pomeriggio a Marassi dove la squadra biancorossa se la vedrà con la compagine di mister Gasperini, squadra che in casa, grazie al tifo incessante del proprio pubblico, si trasforma. Nella consueta conferenza stampa pre – partita, mister Ventura ha parlato di questa difficile trasferta in terra genovese. “Il Genoa cerca la sua prima vittoria in campionato mentre il Bari cerca la sua prima vittoria fuori casa. La squadra di Gasperini non è ancora riuscita a portare a casa la prima vittoria nonostante abbia fatto buone partite. Ho visto la partita contro la Fiorentina e, sinceramente, il Genoa meritava di vincere con un bel pò di goal di scarto, inoltre ha creato una infinità di palle-goal. Obiettivamente ha raccolto meno di quanto ha seminato. Per quanto riguarda il Bari, abbiamo fatto due partite, una non giocata e l’altra giocata abbastanza bene. A Napoli potevamo anche vincere ma non avremmo mai meritato di perdere, l’altra partita l’abbiamo persa per merito dell’Inter e per demerito nostro. Il campionato è appena iniziato e il vero problema non è se vinciamo o meno a Genoa, il vero problema è che andiamo su un campo difficilissimo che, tra l’altro, mi hanno detto che non è in perfette condizioni. Per noi sarà molto difficile fare qualsiasi tipo di fraseggio. Domani giocheremo anche contro una squadra arrabbiata e determinata. A questo punto ripeto lo stesso discorso fatto prima della partita contro il Cagliari. Se dovessimo riuscire a fare una buona prestazione, al di la del risultato, su un campo del genere vuol dire che stiamo acquisendo sempre più personalità e coscienza nei nostri mezzi. Certamente il risultato determina i giudizi, ma noi dobbiamo guardare a quello che siamo e a quello che vogliamo fare. La verifica sarà soprattutto sul piano della prestazione. Con il termine prestazione intendo dire non solo giocate ma anche approccio, personalità di gioco, personalità dei singoli e quindi automaticamente personalità di squadra”.

Genoa-Bari è sempre stata una gara particolare per vari motivi. Il tecnico genovese ne ricorda alcuni. “Per quanto riguarda lo scorso anno quando nevicò abbondantemente su Genova non c’era da fare niente. Ci fu quell’abbondante nevicata e non si potette giocare. Sulle polemiche di Gasperini nei miei confronti ho veramente difficoltà a rispondere perché non so esattamente di cosa si parli quindi sono sorpreso. Sono un pò amareggiato perché non riesco a capire il significato. Nelle uniche due interviste rilasciate ho parlato solo in termini entusiastici del Genoa, del suo gioco e del suo allenatore. E’ evidente che se nascono queste polemiche o sono artefatte o qualcuno ha voluto creare i presupposti perché ciò avvengano. Quando tu esprimi un concetto o rimane nella banalità più totale o esprimendo un concetto dai adito a mille giochini sulla tua pelle e questo sinceramente lo trovo scorretto. L’unica volta che ho usato il termine libidine l’ho usato solo nella mia presentazione qui a Bari quando ho detto che allenavo per libidine. Non ho mai utilizzato il termine libidine sotto un altro aspetto. Quando dicono che il mio calcio è libidine, credo che sia stata una frase che abbia dato fastidio a Gasperini, è una frase che io non ho mai assolutamente detto”.

A questo punto mister Ventura ha parlato degli infortunati Raggi e Kutuzov che potrebbero anche non scendere in campo domani a Marassi. “In difesa pecchiamo di centimetri in confronto agli attaccanti del Genoa. C’è una differenza abissale di centimetri. Sulla carta ci sta il fatto che in difesa possiamo essere un pò penalizzati. Se ad oggi andiamo ad analizzare la difesa non abbiamo mai preso goal di testa, periamo di continuare su questo trend. Raggi e Kutuzov stanno un pò meglio ma ancora non so se saranno utilizzabili per domani”.

Ventura risponde a chi considera il suo calcio “catenacciaro” e di ripartire, poi, in contropiede. “E’ difficile commentare queste cose. Alcuni mesi fa tutti i giornalisti hanno parlato per un anno intero del 4-2-4, di giocare con quattro punte e che siamo l’unica squadra in Italia che gioca con quattro punte. Credo che non faccia molto testo quello che mi è stato detto questa settimana. E’ talmente di difficile comprensione questo che mi riesce davvero difficile commentare. Noi cerchiamo di fare calcio e credo che voi giornalisti siete i primi testimoni di come gioca il Bari. Io ho grandissimo rispetto per tutti. Ad esempio, alcune squadre a me non piacciono come giocano ma non è che vado a dire che l’allenatore è un demente perché le fa giocare così. Se come gioca il Bari non piace a qualcuno, ne prendo atto”.

Il tecnico genovese ha parlato del tifo genoano che si farà sentire più del dovuto. “A Genova è difficile per tutte le squadre giocare. E’ una squadra che in casa si trasforma. Se Genoa-Fiorentina fosse finista 6-1 non ci sarebbe stata da dire neanche una parola; hanno creato otto-nove palle-goal pulite. Bisogna dargli del tempo ad una squadra perché hanno inserito un sacco di giocatori nuovi e di grande qualità. Non si può pensare che in un mese una squadra possa essere perfettamente amalgamata. Noi arriviamo a questa gara nel momento in cui tutti i giocatori del Genoa stanno crescendo. Il Genoa era una delle squadre che era meglio incontrere nelle prime tre gare di campionato. Man mano che si andrà avanti sarà sempre perggio perché il Genoa è destinato a fare un grande campionato perché ha organizzazione e qualità”.

A quasi ventiquattro ore dalla gara di Genova mister Ventura ha qualche dubbio su chi far scendere in campo. “La rosa è quella. Se non dovesse essere disponibile Raggi mi auguro che Belmonte possa sostituirlo per tutti i novanta minuti. Il difensore calabrese è reduce da un’infortunio che lo ha tenuto fuori per un mese. Questa è stata la prima settimana dove si è allenato con noi. Per quanto riguarda Kutuzov, prima vedrò come si sentirà fisicamente e poi valuterò. C’è Castillo che sta bene ma in attacco potremmo anche avere delle alternative”.

Ventura ha anche parlato di Caputo, lasciato un pò nel dimenticatoio. “Se non dovesse esserci Kutuzov, Caputo farà parte dei diciotto. Caputo è rimasto a Bari perché in ritiro ha dimostrato delle qualità per poter far parte di questo gruppo. Ora si sta cercando di far capire al giocatore che cosa significa far parte di questo gruppo. Con tutto il rispetto per la Salernitana, il Bari non è la Salernitana. Noi cerchiamo di essere diversi da dove giocava prima lui, quindi un modo diverso di pensare, un modo diverso di essere, di crescere e di capire. A Caputo bisogna dargli del tempo perché tutto questo venga piano piano incamerato poi metabolizzato e poi essere in grado di mettere in pratica tutte queste cose. Il concetto di fare due movimenti lascia il tempo che trova. E’ tutto un insieme di cose. Abbiamo lavorato tanto su altri giocatori e adesso stiamo lavorando anche su Caputo. Chi vuole a tutti i costi Caputo in campo vuol dire che non ha capito neanche una parola di quello che dico e che non ha capito nulla di quello che è stato fatto l’anno scorso. Bisogna dargli del tempo. Quando il giocatore sarà pronto credo che ci potrà dare una mano”.

E su Ranocchia ha detto: “E’ un predestinato da Dio. E’ nato per fare il giocatore, lo ha dimostrato con noi e ora lo sta dimostrando anche con la maglia del Genoa”.

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