Paulo Sousa: “Il Genoa è la squadra che più mi ha colpito per l’organizzazione in attacco”

Ecco la conferenza stampa del tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa, ripresa da Violanews.com. “E’ stata una settimana diversa, fa piacere avere i giocatori in nazionali ma questo non permette all’allenatore di lavorare con i giocatori sugli aspetti collettivi. I ragazzi però sono molto propensi al lavoro, mi aspetto miglioramenti di partita in partita. Kalinic e […]


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Ecco la conferenza stampa del tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa, ripresa da Violanews.com.

“E’ stata una settimana diversa, fa piacere avere i giocatori in nazionali ma questo non permette all’allenatore di lavorare con i giocatori sugli aspetti collettivi. I ragazzi però sono molto propensi al lavoro, mi aspetto miglioramenti di partita in partita.

Kalinic e Babacar? La mia intenzione è di fare giocare tutti, stanno bene entrambi. Babacar ha grandi prospettive ma deve dimostrarlo. E’ reduce da due infortuni, uno al ginocchio e uno muscolare, ma ora sta bene. Abbiamo lavorato anche sull’aspetto psicologico, è sempre più vicino a ciò che noi vogliamo da lui. E’ pronto per giocare.

Rossi? Vogliamo continuare ad aumentare i suoi minuti, siamo consci del fatto che è stato fermo due anni. Gli stiamo dando la giusta continuità, presto potrà esprimere tutta la sua qualità. Da domani coloro che arriveranno al Franchi potranno aspettarselo dal primo minuto. Il ruolo? I giocatori intelligenti possono giocare dovunque, con la sua qualità può ricoprire ogni ruolo perché è bravo nel capire come si muovono i compagni. Abbiamo lavorato anche con due punte, dobbiamo avere anche delle alternative per creare difficoltà all’avversario.

Il mercato chiuso? Sono contento di quelli che ho, sono i migliori possibili per me. Possiamo competere contro tutti.

Genoa? Fino ad oggi è la squadra che più mi ha colpito per l’organizzazione nel reparto offensivo. Ci possono mettere in difficoltà ma anche noi possiamo crearne a loro.

I gol subiti a Torino? Dobbiamo crescere sotto molti aspetti, abbiamo preso un gol che ci può stare come quello di Moretti mentre sul gol in contropiede ci deve essere più attenzione. Può accadere ma ci è dispiaciuto perché lavoriamo al meglio per ottenere i risultati.

La nostra città è critica ma ha passione, ci stimola a migliorarci sempre. I tifosi amano questo club e questa maglia, quando avremo delle difficoltà potranno darci una mano importante. Scendiamo in campo tutti insieme, loro insieme a noi. Gli striscioni di protesta? Le critiche non fanno abbassare la nostra voglia di migliorare. Quando c’è chiarezza e onestà possiamo competere per fare il massimo. Altre società hanno investito di più però noi possiamo giocarcela contro tutti.

Gonzalo? Insieme a Roncaglia è stato l’ultimo a tornare. Hanno fatto un volo lungo e questo ti disidrata sottoponendoti alla possibilità di infortunarti. Stanno bene, non hanno nessun problema. Hanno bisogno di qualche ora di recupero e domani decideremo.

La partita di domani richiede alta intensità e sarà ricca di duelli individuali, loro lavorano bene anche sul singolo. Dobbiamo essere veloci nel prendere le giuste decisioni e nell’eseguirle. Servirà anche grande concentrazione.

Il centrocampo e Vecino? Matias è un ragazzo d’oro, ha lavorato molto. Avevo pensato di farlo giocare col Milan ma poi è andata diversamente. Lo scorso anno ha avuto grande continuità, la avrà anche quest’anno. Nella partita di domani ho bisogno sia di qualità che di sostanza.

I gol? Molti fattori incidono se non si segna e noi stiamo lavorando per migliorarci. Dobbiamo crearci una cultura della vittoria”.

Il turn over? Ho sempre fatto capire alla squadra che la competizione interna mi piace. Tutti avranno la possibilità di giocare, sta a loro sfruttare le opportunità. Ho giocatori con caratteristiche diverse, devo essere bravo io a scegliere bene in base alla partita.

Difesa? Vado avanti sulle nostre idee e convinzioni, siamo sulla strada giusta. Dobbiamo non confondere in giocatore ma metterlo nelle migliori condizioni per lavorare.

Cosa non dobbiamo fare? Non dobbiamo concedere gol e provare a farne (sorride ndr). Ci vuole cultura vincente e consapevolezza nei nostri mezzi.

Kuba? Ha fatto qualche allenamento con noi, si è integrato bene fin dal primo momento. Ha un passato importante e ci aiuta per tutto quello che facciamo.

La sosta? La componente fisica va insieme alla altre, per me quella più importante è quella tattica. L’intensità per me è da intendere sotto l’aspetto mentale e non fisico. I giocatori prima di correre devono sapere come correre, la fatica mentale dopo un allenamento si sente perché non è facile tenere in considerazione le varianti palla, spazio, avversario.

Lista UEFA, perché Diakhaté e non Bagadur? Su Diakhaté abbiamo preso la decisione di farlo lavorare con la prima squadra e di integrarlo anche nelle partite competitive. Più siamo vicini al nostro settore giovanile, più sarà facile far crescere i nostri ragazzi. Credo che lui si possa inserire stabilmente in prima squadra già quest’anno”.

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