In sala stampa a Torre del Grifo (la sede degli allenamenti della prossima avversaria del Grifo) viene convocato Mariano Andújar, l’estremo baluardo della difesa etnea. In questo 2013 – due le gare giocate – non ha ancora subìto gol. Ecco le domande rivolte da Pianetagenoa1893.net al portiere del Catania.
Una bella soddisfazione la porta inviolata…
Andújar risponde «Un giorno finirà. Non può andare tutto il 2013 così. Speriamo di portare l’inviolabilità il più avanti possibile. L’importante, l’ho sempre detto, è che la squadra possa fare un gol in più dell’avversario. Continuare con la difesa in questa maniera ci dà una fiducia ed una carica importante, perché è sempre positivo non subire gol. Ma la cosa più importante è che noi parliamo sempre di gruppo e che il gruppo possa continuare ad ottenere risultati positivi».
Chi teme di più, e perché, tra Immobile e Borriello, qualora te li trovassi davanti domenica? (Sempre ammesso che il “calciomercato” di riparazione non serbi sorprese)
Il portiere del Catania e della nazionale argentina si leva i guantoni, smette i panni del portiere e si trasforma in un abile attaccante, dribblando la risposta: «Andremo a Marassi senza paura e senza pensare alle loro individualità»
Il Genoa, classifica alla mano, non è tra le squadre più “quotate”. Il Catania, invece, vola alto
«Il Genoa è una buona squadra. È messo male in classifica, è vero; può capitare, sono momenti».
Siete in buona posizione di graduatoria. Quali sono gli obiettivi del Catania? È lecito, per voi, sognare?
Il nostro scopo è arrivare alla “quota salvezza” per essere sicuri di disputare anche il prossimo campionato di Serie A. Andremo a Genova con la voglia di fare la partita e torna a casa con un risultato positivo.
Quindi… chi teme di più del Genoa?
Temere non è il termine giusto. Il Genoa ha un organico di tutto rispetto.
Niente da fare: quando il portiere decide di dribblare…
La conferenza stampa scivola poi su altri argomenti. Mariano Andújar ha voglia di fare e fare bene. Il mondiale “carioca” si avvicina ed il portiere del Catania è intenzionato a dare il meglio di sé. Ha un contratto che lo lega alla società di Nino Pulvirenti sino al 2014. Le incomprensioni del passato sembrerebbero essere messe alle spalle.
Andújar non guarda mai indietro: «Non ho la memoria che avete voi giornalisti. Non ricordo, ad esempio, la parata di domenica scorsa su Dodò. A me interessa che la squadra renda al meglio», afferma.
Qualcuno gli chiede se abbia mai parlato del Catania con Lionel Messi, il quattro volte Pallone d’Oro, suo compagno di nazionale. «No, mai» dice sorridendo e ci saluta.
Alfonso Magno
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