“I soldi arriveranno in un paio di giorni, una banca ha detto sì dopo che una ce l’aveva rifiutato. Ci vogliono dei tempi tecnici: 2-3-4 giorni”. Il patron del Parma Giampietro Manenti, ripreso da Parmalive.com, lo ha affermato oggi pomeriggio all’uscita dal Municipio dove ha incontrato il sindaco Pizzarotti: “La riunione è andata male” sono le uniche dichiarazioni rilasciate nell’incontro col primo cittadino.
Sui giocatori che non vogliono giocare, Manenti spiega: “Non perché non prendono soldi, secondo me è tutto riferito al sistema”.
Riguardo alle garanzie: “Ci sono e sono molto valide”. Ci tiene a precisare: “i libri in tribunale? No, è l’ultima cosa che farò. Se questi soldi non arrivano entro il 12? A quel punto vedremo. Rischio? Benissimo, ma io mi sento sicuro di quello che sto facendo”.
Manenti è stato duramente contestato da un gruppo di tifosi: “Tutto questa contestazione perché non l’avete fatta prima visto che mancavano i soldi? Ci sono modi e modi di fare le cose. Secondo voi il problema è Manenti? Non sono sparito affatto, sono stato tutta la settimana a lavorare. La società non sparirà. La sede della Mapi Group? Non è quella fatta vedere in tv. La bancarotta fraudolenta non si fa in dieci giorni. Chi ha detto che non ho i soldi? La società l’ho comprata. Di soldi ne servono parecchi, quanti lo sapete meglio voi, lo dite sempre. Abbiamo finito di guardare la situazione debitoria. Stiamo facendo il possibile, c’è un piano, l’ho detto più volte”.
