Diego assente eccellente contro il Genoa

Meglio di così la Juve non poteva iniziare. Quattro vittorie nelle prime quattro gare, che se si sommano alle ultime due del campionato scorso, le prime con Ciro Ferrara sulla panchina fanno un ruolino di 6 vittorie consecutive per il nuovo corso dei bianconeri con il tecnico napoletano, tredici gol fatti e uno solo subito. […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Meglio di così la Juve non poteva iniziare. Quattro vittorie nelle prime quattro gare, che se si sommano alle ultime due del campionato scorso, le prime con Ciro Ferrara sulla panchina fanno un ruolino di 6 vittorie consecutive per il nuovo corso dei bianconeri con il tecnico napoletano, tredici gol fatti e uno solo subito. Roba davvero da media scudetto.

La prestazione con il Livorno rappresenta un’ulteriore iniezione di entusiasmo in un gruppo già carico di suo.

Il fatto che la vittoria si arrivata senza gente come Diego, Felipe Melo, Amauri tenuto a riposo (senza contare i lungo degenti Del Piero e Sissoko) solo per citarne alcuni, è segno di una maturità tattica e di un affiatamento che inizia a dare i propri frutti.

L’ossatura della squadra vive un momento brillante e fortunato: Buffon è ritornato il leader sicuro di sé e determinante tra i pali dei tempi d’oro; a centrocampo Marchisio sta inanellando una dietro l’altra prestazioni magistrali e sempre più autorevoli; mentre là davanti l’esplosivo Iaquinta in questo momento risulta praticamente una insostituibile certezza.

Della lunga lista di infortunati per l’insidiosa trasferta con il Genoa non ci sarà ancora Diego: nonostante i progressi per lui se ne riparlerà con Bologna. Ma con questi punti fermi Ciro Ferrara può continuare a contare su una Juventus davvero spietata.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.