Il Genoa augura buon compleanno a Skuhravy

“Si chiama Tomas Skuhravy, con le sue reti si vola, facci una capriola”. Gol e capriole, la specialità della casa. Quel coro anni Novanta, parole e musica della Gradinata Nord, era uno dei leit-motiv della colonna sonora nelle domeniche al Ferraris. Quando il gigante boemo prendeva l’ascensore e sfondava le reti a colpi di cannonate. […]


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“Si chiama Tomas Skuhravy, con le sue reti si vola, facci una capriola”. Gol e capriole, la specialità della casa. Quel coro anni Novanta, parole e musica della Gradinata Nord, era uno dei leit-motiv della colonna sonora nelle domeniche al Ferraris. Quando il gigante boemo prendeva l’ascensore e sfondava le reti a colpi di cannonate. Per lo più di testa. Ah, però. Gli avversari che annusavano l’aria di bruciato, quando vagava nei sedici metri per prendere la mira. Sessantotto gol con la maglia del Grifo negli impegni ufficiali, spalmati in cinque stagioni e un pugno di mesi. Un nome che ha lasciato una traccia profonda nella storia del club più antico in Italia.

Tomas Skuhravy, nel giorno del compleanno del Genoa, compie 50 anni. Un segno del destino per uno che è stato una pietra miliare di quella squadra, arrivata a giocarsi la qualificazione alla finale 1991/92 di Coppa Uefa. Il Genoa di Bagnoli e Aguilera, Eranio e Ruotolo, Bortolazzi e Braglia. Di capitan Signorini simbolo di un gruppo assurto agli onori calcistici, sulle ali della sua forza e l’impulso della città genoana. Oggi a Villa Rostan non poteva non scattare una telefonata per gli auguri. “Mi avete fatto un grande regalo e ricambio gli auguri al mio Genoa. Lì ho trascorso anni fantastici e tra un mese spero di essere al Ferraris, per fare il tifo per i ragazzi. Ci vediamo presto. Un abbraccio a tutti”.

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