1° settembre, finalmente l’estate pallonara è finita. Ci siamo dovuti sorbire di tutto: due mesi di calciomercato; la farsa dei livelli superiori di scommessopoli; i primi esoneri; le prime uscite dalle Coppe Europee; i finti scioperi di finti sindacati di finti lavoratori; le prime allucinanti decisioni repressive sulle trasferte dei tifosi.
Abbiamo incassato anche qualche buona notizia: ci siamo “comproprietariamente” liberati di Kharja e del suo atteggiamento spocchioso e ingrato. Ci siamo, in attesa di riscatto, liberati anche di Acquafresca e delle sue risatine beffarde, e di Eduardo, che pur essendo un brav’uomo pare sia già stato “trombato” anche dal Benfica. Ci siamo liberati anche di qualche pseudo bandiera troppo egocentrica, permalosa e impegnata a contestare chi genoano è per natura e non per soldi.
Ci siamo liberati anche dell’ingaggio di Gasperini, che finalmente potrà dimostrare che Sneijder è un esterno d’attacco, che Pazzini non garantisce profondità, che Stankovic tira troppo da fuori area, che Zanetti è capace di fare l’esterno d’attacco, che Zarate e Forlan possono imparare a giocare come Sculli, che i tanti infortuni traumatici sono frutto della sfortuna e non del modo di giocare iper aggressivo.
Per chi critica Preziosi, ricordo che il Palermo ha venduto Sirigu, Pastore, Nocerino, Bovo, Cassani, dopo aver venduto Cavani e Kiaer un’estate fa. L’Udinese ha ceduto Sanchez, Inler, Zapata. La Fiorentina non è riuscita a vendere nessuno.
Preziosi ha confermato in questi mesi di essere sempre pronto a vendere, ma di essere altrettanto pronto a rimpiazzare adeguatamente chi parte. Palacio docet.
Il Genoa si colloca subito dopo Milan, Inter, Juve, Lazio, Roma e Napoli (più o meno l’ordine di arrivo del prossimo campionato). Se qualcuna di queste fallisse, facciamoci trovare pronti.
Che le ostilità abbiano inizio.
Federico Santini federico.santini@yahoo.it
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