I giudizi degli esperti di calcio cambiano in tre giorni. I giudizi dei popolo rossoblù ieri sono cambiati in 19 minuti. Giusto il tempo di espugnare il fortino della Lazio, considerata “scudettabile” dal mondo intero solo una settimana fa. La prospettiva del genoano si capovolge di 180 gradi in un istante: da una salvezza difficile alla zona Champions.
La valutazione dei giocatori è schiava del risultato domenicale: Jorquera è passato da acquisto spregiudicato e inutile a nuovo fenomeno globale. L’isteresi calcistica di chi ama il Grifone è mentale, spasmodica e viscerale. Incomprensibile agli occhi di chi non ha sangue rossoblù nelle vene e memoria di mille battaglie (prevalentemente perse) nel cervello: cose da Genoa, insomma.
Vivere di equilibrio tecnico tattico calcistico? Mai. La fiducia genoana nel futuro è sempre sulle montagne russe del risultato domenicale.
Come abbiamo scritto settimana scorsa, aspettiamo un mese per dei giudizi compiuti. La trasferta di ieri, considerata da tutti noi proibitiva alla vigilia, però ci dice che Malesani ha saldo in mano il timone del comando e la sua panchina è ora al riparo da una tempesta annunciata da molti e temuta da tutti.
Il Mister potrà dopo questo colpaccio esterno affrontare le prossime quattro partite, sulla carta abbordabili, senza timori ma con tre obiettivi obbligati. Il tecnico deve registrare la difesa, stabilizzare la mediana, potenziare il centrattacco. E se Malesani riuscisse nel frattempo a ottenere 10 punti, la stagione del Grifone si infiammerebbe.
E il popolo non aspetta altro.
Federico Santini
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