Il problema principale per il Genoa domenica sarà quello di non farsi prendere dall’ansia di sbloccare subito la partita. E’ vero, la posta è importantissima per il Grifone: è indubbio che con una vittoria sul Pescara e gli ipotizzabili (a meno che non accadano eventi insoliti) passi falsi di Siena a Catania e soprattutto di Palermo allo Juventus Stadium, la classifica assumerebbe toni decisamente più rosei rispetto solo a quindici giorni fa. Pertanto è da credere che la squadra vorrà indirizzare prima possibile il match verso un certo binario e far vivere finalmente ai tifosi un pomeriggio tranquillo. Tuttavia, per capire quale sarà il momento buono per dare il massimo e scardinare la difesa ospite ci possono venire in aiuto le statistiche. Analizzando le 70 reti subite dal Pescara in 34 partite (2,04 gol subiti a partita, la peggiore della A) ci si accorge che la squadra abruzzese è piuttosto vulnerabile nel primo quarto d’ora della ripresa. Tra il 46′ e il 60′ minuto, infatti, la difesa pescarese ha subito ben 16 reti pari al 22,8%, quasi un quarto del totale. Se poi consideriamo che delle 34 reti realizzate dal Genoa, il 20% (pari a 7 gol) sono state segnate proprio in quel lasso di tempo ecco che quei quindici minuti potrebbero essere quelli fatali agli ospiti. I numeri dicono inoltre che sarà impensabile sperare di segnare nei recuperi: da una parte la difesa biancoazzurra ha incassato solo una rete, risultando con Genoa, Napoli e Juventus la migliore della A, dall’altra il Grifone con 2 reti fatte oltre il tempo regolamentare (pari al 5,88%) è una delle peggiori del campionato (peggio hanno fatto solo Lazio, Atalanta e Catania). Vedremo dopodomani se le statistiche verranno rispettate oppure no.
Francesco Patrone
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