Il quotidiano La Repubblica ha intervistato in Macedonia Ilievski, il superlatitante dell’inchiesta sul calcio scommesse. In particolare, punta l’indice contro Beppe Sculli autore, a suo dire, della combine in Lazio-Genoa quando indossava la maglia biancoceleste. «Non avete capito niente – dice Ilievski – Lazio-Genoa l’ha fatta Sculli, non Mauri». Sculli? Sicuro? Chiedono i giornalisti di Repubblica. «Sculli. Con gli amici suoi di Genova. Al cento per cento. Anzi no, a un milione per cento. Se volete ve ne parlo. Però non qui, non ora». Il macedone prosegue: «Guarda che la partita è fatta. L’ha fatta Sculli. L’accordo è 1-1 per il primo tempo, poi nel secondo tempo partita vera, anche se alla fine il Genoa ha poi dato i tre punti alla Lazio che doveva andare in Champions». E aggiunge: «Alla fine dello scorso anno, sono venuto io personalmente in Italia. Era quasi tutto già deciso, chi vinceva lo scudetto, chi andava in Europa, chi finiva in serie B. Quindi è stato un “festival”. C’erano sei squadre che ritenevamo affidabili: Sampdoria, Cagliari, Bari, Lecce, Siena e Chievo. E noi abbiamo fatto un mucchio di soldi”.
Siamo dunque all’ennesima puntata dello stillicidio calcioscommesse. E guarda caso l’ennesima “coincidenza”: alla vigilia di una partita importante per il Genoa contro la Juventus un latitante parla del presunto coivolgimento di Beppe Sculli in Lazio-Genoa. E’ troppo comodo parlare dal proprio comodo rifugio lanciando “sensazionali rivelazioni” su questo o quel club o su determinati giocatori: perché il signor Ilievski non si assume le proprie responsabilità e non viene in Italia? E rende ufficiali le sue dichiarazioni davanti ai magistrati? E’ facile raccontare la propria versione davanti ai giornalisti, senza neppure ascoltare il contraddittorio degli interessati. (Ma. Lig.)