Corriere della Sera titola: “Tavecchio ora traballa”
Tavecchio ora traballa”. Questo il titolo proposto in apertura della sezione sport dal Corriere della Sera oggi in edicola. “Anche l’Uefa censura le frasi del candidato – si legge nel sottotitolo -. Una nota di Squinzi e il Sassuolo si sfila. Può essere decisivo l’incontro di domani con il presidente del Coni Malagò.
La Stampa su Carlo Tavecchio: “Accerchiato”
Il momento dell’autogol di Carlo Tavecchio continua a segnare un confine, sempre più in movimento. C’è chi rimane al fianco del candidato forte alla poltrona della Federcalcio – l’11 agosto il voto -, ma c’è, soprattutto, chi aggiorna le proprie intenzioni di voto – scrive stamane La Stampa -. Oggi il sospetto è che l’uomo accreditato con la maggioranza dei voti nella corsa alla presidenza della Federcalcio si senta vittima di un accerchiamento che, in realtà, è soltanto la presa di coscienza di quanti vogliono che l’immagine del calcio italiano non esca umiliato, per dirla con le parole di Pallotta. Fifa, Uefa ed Unione Europea: non c’è stata organizzazione o istituzione fuori confine che non abbia drizzato le antenne. In Italia, l’attesa è per domani quando il numero uno del Coni Giovanni Malagò incontrerà Tavecchio nel suo ufficio.
Il Romanista – Pallotta: “Tavecchio? No grazie”
Tavecchio? No grazie”. Apre con queste parole del presidente della Roma James Pallotta l’edizione odierna del quotidiano Il Romanista. “Dall’America – si legge nel sottotitolo – Pallotta conferma il no della Roma alla candidatura di Carlo Tavecchio: ‘Le sue dichiarazioni sono imbarazzanti, così umilia l’Italia. Sono sorpreso che altri club lo sostengano. Non ci rappresenta, non è il nostro presidente’. Ma non solo. Pallotta parla a tutto campo: ‘Benatia mai stato in vendita, è e sarà un giocatore della Roma. Lo stadio? Siamo stati molto trasparenti, è un progetto per la società e per l’Italia’”.
Lotito al Tg1: “Tavecchio rappresenta il rinnovamento nella continuità”
“Rappresenta una candidatura largamente condivisa perché rappresenta il rinnovamento nella continuità – ha detto Lotito ai microfoni del Tg1 -. Soprattutto, rappresenta la possibilità di poter attuare un programma che è stato condiviso dalla Lega Pro, dalla Lega di Serie A, dalla Lega di B e di tutta una serie di altre componenti che concorrono alla realizzazione del calcio”.
