Una stagione fa: il Genoa perde 3-1 al Mapei Stadium

L’ottimo campionato scorso del Genoa si concluse con una sconfitta esterna per 1-3. Già sicuro del sesto posto (terza miglior prestazione nei trentasei massimi campionati del Secondo Dopoguerra) e sostenuto da tremila tifosi, che nel prepartita coinvolsero in una serie di saltelli il socio cinese, Michael Lee, del presidente Enrico Preziosi, il Genoa disputò per […]


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L’ottimo campionato scorso del Genoa si concluse con una sconfitta esterna per 1-3. Già sicuro del sesto posto (terza miglior prestazione nei trentasei massimi campionati del Secondo Dopoguerra) e sostenuto da tremila tifosi, che nel prepartita coinvolsero in una serie di saltelli il socio cinese, Michael Lee, del presidente Enrico Preziosi, il Genoa disputò per il secondo anno consecutivo la sua ultima trasferta di Campionato al MAPEI Stadium di Reggio nell’Emilia contro il Sassuolo, riportando un’altra sconfitta con due reti di scarto (2-4 nella penultima giornata del Campionato 2013/2014 e 1-3 nell’ultima del 2014/2015). Lanciato in profondità da Simone “Missile” Missiroli, Domenico “Il Valn Persie della Sila” Berardi, dopo soli tre minuti di gioco, precedette l’uscita bassa di Eugenio Lamanna con un tocco di sinistro, portando in vantaggio i neroverdi di Eusebio Di Francesco sr.

A rimpinguare il bottino del Sassuolo ci pensò Simone “Sammina” Zaza un quarto d’ora dopo con uno slalom ubriacante (venne dribblato anche il portiere genoano) e una conclusione di sinistro, a cui cercò di opporsi con un intervento in scivolata di destro l’argentino Facundo Sebastian Roncaglia, e al 32′, sfruttando un cross dalla sinistra di Federico Peluso, con una bella girata al volo di sinistro, il cui buon esito venne facilitato da una deviazione del laterale brasiliano degli ospiti Edenilson Andrade dos Santos. Al 41′ Leonardo “Pavogol” Pavoletti, in posizione non rilevata di fuorigioco, accorciò le distanze con un tocco da distanza ravvicinata, riprendendo un pallone tirato dallo spagnolo Iago Falque Silva e non trattenuto dal portiere sassuolese Alberto Pomini.

Nella ripresa l’arbitro Angelo Cervellera di Taranto prima al 23′ annullò una rete a Francesco “Capitan Sassuolo” Magnanelli, che aveva ribadito in rete un calcio di rigore di Zaza respinto da Lamanna (il portiere di riserva del Genoa, che aveva respinto con il suo primo intervento in Serie A un calcio di rigore al serbo della Roma Adem “Il Kakà dei Balcani” Ljajic e si era confermato con l’argentino della Juventus Carlos <> Tevez, concluse la stagione con un fantastico 3 su 3!) e poi al 27′ espulse il genoano Armando “Merola” Izzo per “fallo da ultimo uomo”. Gli ultimi minuti furono occasione per una passerella per chi esordiva (il diciottenne genoano Giuseppe Panico, subentrato al 35′ al belga Maxime “Max” Lestienne) nel calcio professionistico e chi lo lasciava (il trentottenne sassuolese Paolo Bianco, che rilevò al 44′ l’italo-tedesco Nicola Domenico “Nick” Sansone).

Stefano Massa

(Membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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