Promossi&bocciati – Difesa in difficoltà , Fetfa illuminante, Gilardino come Re Mida

Perin 6: Incolpevole sui gol, tenta il miracolo sullo 0-2 ma è sfortunato nel deviare la conclusione di Pereyra sull’accorrente Fernandes. Amministra con la solita sicurezza gli altri palloni vaganti che arrivano dalle sue parti. Portanova 5.5: preso in mezzo dalle frecce bianconere, perde spesso di vista il suo diretto avversario Muriel e non riesce […]


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Perin 6: Incolpevole sui gol, tenta il miracolo sullo 0-2 ma è sfortunato nel deviare la conclusione di Pereyra sull’accorrente Fernandes. Amministra con la solita sicurezza gli altri palloni vaganti che arrivano dalle sue parti.

Portanova 5.5: preso in mezzo dalle frecce bianconere, perde spesso di vista il suo diretto avversario Muriel e non riesce a tenere in mano i movimenti del reparto. Conosce maggior calma nella ripresa, ma viene sostituito in nome dell’assedio finale (23′ st Calaiò 6: una manciata di minuti a disposizione per mettere in campo tutto l’impegno di un professionista come pochi)

Burdisso 5.5: Vanno forte, i ragazzi di Guidolin. Lui prova a metterci la sua grande esperienza, senza accompagnarla con un’adeguata lucidità. E’ ingenuo in occasione del rigore, anche se le immagini non lo condannano così palesemente.

Marchese 6: Giornata difficile anche per l’ex terzino del Catania che però sembra tenere testa con maggior sicurezza dei compagni alle incursioni friulane. E’ suo l’assist per la prima rete in Serie A di Konatè.

De Ceglie 5: Poco da salvare nei 55 minuti di confusione messa in campo dall’esterno rossoblù. Schierato nella posizione che a Livorno lo aveva visto tra i migliori, si nota solamente per i palloni persi più che per effettivi contributi alla squadra. Prestazione da dimenticare. Alla prossima. (9′ st Fetfatzidis 6.5: innesta il cambio di marcia necessario al Genoa per raggiungere l’Udinese. Infiamma il Ferraris con i suoi dribbling da fenomeno del campetto ed è illuminante nell’imbeccare Gilardino per il momentaneo 2-3. Genio della lampada )

Sturaro 6: ha stoffa da vendere il ragazzo. Presidia con spregiudicatezza la sua posizione, pur incocciando in qualche prevedibile inconveniente contro un centrocampo scattante come quello messo in campo da Guidolin. Bullo.

Matuzalem 6.5: Efficace organizzatore della manovra, si sporca spesso le mani per interdire la rete di passaggi friulana. Va in difficoltà nel momento di “piena” dell’Udinese ma si riprende nel finale quando imbastisce con lucidità l’assedio alla porta di Scuffet. Lanterna.

Motta 6.5: Il duello ingaggiato con Scuffet non ha mai fine: quattro incornate quattro verso la porta, delle quali tre respinte dai guantoni del giovanissimo portiere. Per il resto, si distingue anche lontano dall’area con cross che al Ferraris non si vedevano da tempo. Partecipa – è doveroso segnalarlo – alla dormita collettiva sul gol di Basta. Indomito.

Antonelli 6.5: Corre più di tutti, dall’inizio alla fine. I palloni che arrivano sulla sinistra sono tutte sue: spicca per puntualità e grinta la chiusura su Pereyra sul momentaneo 0-1. “Corri Forrest, corri.” (33′ De Maio 6: buttato nella mischia per la ricerca disperata del 3-3, si posizione in difesa nel finale per proteggere il risultato messo in pericolo dall’ingresso di Di Natale)

Gilardino 7.5: Dategli la palla che ci pensa lui. Bastano due occasioni appena giocabili per trasformarli in altrettanti gol che valgono oro: prima stop sul suggerimento (finalmente) di Fetfatzidis e tiro a botta sicura, dopo su tap-in con tutta l’esperienza di chi, fin qui, ha segnato 170 reti in Serie A. Re Mida.

Konatè 6.5: Sbaglia stop apparentemente elementari, è spesso impreciso nel tocco breve al compagno. Ma quando ha l’opportunità di buttarla dentro non si tira indietro: primo gol in Serie A che zittisce gli impazienti (e numerosi) detrattori sugli spalti. Pasticcia, è vero, ma i miglioramenti da inizio stagione sono sotto gli occhi di tutti. Fedele.

Allenatore – Gasperini 6.5: Dopo un primo tempo incerto, pur rimediato sull’1-2 da Konaté, cambia volto alla squadra sostituendo un De Ceglie in giornata no con Fetfatzidis, in versione mina vagante. Sovvertiti gli equilibri, il Genoa trova il 3-3 nel giro di venti minuti senza la diretta guida del tecnico piemontese, allontanato con severità da Tagliavento. Un punto in classifica per il Grifone, ma tante, decisive conferme individuali per l’”allevatore” Gasperini. Pastore.

L’avversario – Udinese (3-5-2): Scuffet 6.5; Heurtaux 6, Danilo 5.5, Domizzi 5.5; Widmer 6 (37ì st Gabriel Silva sv), Pereyra 6.5, Yebda 6.5, Badu 6.5, Basta 7; Bruno Fernandes 6.5 (26′ st Allan sv.), Muriel 6 (42′ st Di Natale sv). A disposizione: Brkic, Kelava, Naldo, Bubnjic, Nico Lopez, Jadson, Pinzi, Maicosuel, Zielinski. Allenatore: Guidolin 6.5

Arbitro – Tagliavento di Terni: 4.5

Daniele Zanardi

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