PREZIOSI: «Non credo che gli arbitri siano in malafede»

Pianetagenoa1893.net ha ripreso integralmente l’intervista rilasciata dal presidente Enrico Preziosi a Radio Nostalgia. Numerosi i temi affrontati dal numero uno del Genoa. Inanzitutto viene chiesto a Preziosi un commento sulla 29° giornata di campionato: «A me interessa quello che gira attorno al Genoa, e ieri abbiamo un perso un punto dal Siena. Poteva anche andare […]


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Pianetagenoa1893.net ha ripreso integralmente l’intervista rilasciata dal presidente Enrico Preziosi a Radio Nostalgia. Numerosi i temi affrontati dal numero uno del Genoa.

Inanzitutto viene chiesto a Preziosi un commento sulla 29° giornata di campionato: «A me interessa quello che gira attorno al Genoa, e ieri abbiamo un perso un punto dal Siena. Poteva anche andare peggio, visto che poi noi ci siamo anche imbattuti in tre squadre forti come Roma, Milan e Fiorentina in grande salute e nonostante questo abbiamo fatto tre prestazioni abbastanza importanti, ma non abbiamo potuto portare niente a casa. Spero però che a partire dalla prossima partita troveremo squadre che sono più alla nostra portata: ciò ci può permettere di portarci fuori da questa situazione. La 29° gara ci ha detto questo: il Siena ha accorciato di un punto, ma non ci impensierisce più di tanto se abbiamo la convinzione che dobbiamo avere quella di affrontare le partite importanti con una maggiore determinazione e senza nessun alibi per portare a casa il nostro obiettivo che è quello della salvezza».

Si passa poi a parlare degli errori arbitrali: «Io credo che siano abbastanza evidenti certe situazioni che non voglio imputare alla malafede. Però tutto finisce con questa opinione: come i dirigenti sbagliano e i calciatori sbagliano, sbagliano anche gli arbitri. Io ho l’abitudine, com’è noto di non schierarmi mai contro gli arbitri, anche se ripeto certe situazioni sono fin troppo evidenti, ma lasciamoli lavorare. Io lascio fare sempre tutto quello che è giusto che gli altri facciano, come chi è arbitro. Per arbitro, ci tengo a sottolineare, non intendo solo chi è in campo, ma lascio fare a tutti coloro che hanno un potere decisionale. Spero sempre che siano aiutati dalla buona fede e quindi poi si arrivano a delle conclusioni dove la verità trionfa sempre».

Il presidente analizza cosa funzione e cosa no nel Genoa: «Funziona il fatto che c’è uno spirito nuovo, la convinzione di farcela. C’è qualità, c’è voglia di fare. Invece quello che non va è questa continua defezione di pedine importanti che si alternano in un modo troppo continuativo: Rossi, Manfredini e Matuzalem e Floro sono tutti giocatori che ci possono dare veramente un valore in più.  Potrebbe inoltre esserci maggiore cattiveria e ancora maggiore determinazione. Tuttavia mi sembra che anche ieri siamo usciti con un espulso e 3 o 4 ammoniti. Ciò vuol dire che noi il carattere ce lo mettiamo: però dovremo migliorarci e dedicare maggiore attenzione. Credo che con il rientro di tutte quelle pedine che per noi sono fondamentali, che sono state anche oggetto di cambiamento del nostro organico, ci daranno quell’ aiuto per tirarci fuori da questa situazione penosa».

Secondo Preziosi il mercato estivo non è stato poi così sbagliato, considerando che ieri in campo con la Fiorentina dei nuovi acquisti c’era soltanto Portanova: «E’ cambiata la mentalità. Continuo a pensare che i valori di questa squadra c’erano anche prima. Ci sono dei momenti che gli episodi diventano molto importanti e mettono anche in discussione quel poco o quel tanto di buono che si è fatto. Il calcio è così. Il calcio non ha memorie, il calcio vive di risultati e di passione: più di ogni altro sport è legato alla classifica e alle paure dei tifosi. Paure che hanno anche i dirigenti perché la nostra situazione non è quella che ci fa dormire di notte. Occorre pensare anche che l’organico che avevamo era buono e abbiamo aggiunto qualcosa di meglio. Aspettiamo solamente di averlo al completo e credo che ieri l’abbiamo dimostrato soprattutto nel secondo tempo perché abbiamo peccato un pochino nel primo tempo. Invece nel secondo tempo, se non fossimo rimasti in dieci, la partita probabilmente sarebbe giustamente finita con un pareggio. Purtroppo non è stato così, dobbiamo girare pagina e guardare al prossimo incontro che non vorrei si caricasse troppo di tensione perché il Siena storicamente è una bestia nera nella nostra storia»

Cosa si aspetta il presdente Preziosi oltre al risultato, dentro l’uovo di Pasqua? «Devo dire che ho precise rassicurazioni dal mister, con cui ieri sera ho parlato a lungo. La squadra c’è ed è convinta di far bene, mi aspetto che non molli e che faccia quello che rientra nelle loro possibilità. Se loro si comporteranno come io credo e ne sono certo, non credo che dovremmo soffrire troppo ancora. A parte quella con il Napoli, che sarà una partita difficile, dovremmo avere in seguito gare dove possiamo giocarcela alla pari e quindi mi aspetto di fare punti e fare punti vuol dire raggiungere quell’obiettivo che ci porta fuori da questo pantano»

E i tifosi devono aspettarsi qualcosa dentro l’uovo? «I tifosi del Genoa non hanno bisogno di iniziative particolari per venire allo stadio, la gente che ha passione non si fa guidare da 5 euro o 10 euro. Io credo che chiunque venga allo stadio ha desiderio di sostenere il Genoa. Il Grifone ne ha bisogno e credo che nonostante le sconfitte siano usciti anche ieri tra gli applausi della propria tifoseria. E’ questo quello che deve fare il pubblico, mi aspetto che continui a farlo per darci il supporto che per noi in questo momento è fondamentale».

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