PREZIOSI: «Cambiare le regole, non possono pagare solo le società  per il calcioscommesse»

«Le accuse su Lazio-Genoa? E’ tutto inverosimile, non ci crederò sino a quando non ci saranno le prove». In un’intervista a La Gazzetta dello Sport Enrico Preziosi parla del calcioscommesse e del presunto coinvolgimento degli ex genoani Dainelli e Milanetto. «Erano in hotel per partecipare a un addio al celibato – spiega il presidente del […]


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«Le accuse su Lazio-Genoa? E’ tutto inverosimile, non ci crederò sino a quando non ci saranno le prove». In un’intervista a La Gazzetta dello Sport Enrico Preziosi parla del calcioscommesse e del presunto coinvolgimento degli ex genoani Dainelli e Milanetto. «Erano in hotel per partecipare a un addio al celibato – spiega il presidente del Genoa – e c’erano anche altri calciatori. Il pericolo viene da lontano». Riguardo a come affrontare il pericolo delle scommesse illecite, Preziosi fornisce il suo rimedio: «Qui bisogna cambiare le regole, per il bene di tutti. Occorrono nuove norme per aiutare le società a prevenire i problemi. E la Federcalcio deve fare la sua parte. Come fare? In caso d’illecito ora le norme federali prevedono solo pene per le società. Non ci sono i presupposti per prevenire o rivalersi per i danni patrimoniali e d’immagine. Siamo ancora trattati come società dilettantistiche non di capitale» E lancia una proposta per l’Associazione italiana calciatori: «Dobbiamo fare fronte comune per isolare chi sbaglia. Perciò inviteremo l’Aic ad un tavolo: bisogna intervenire sull’accordo collettivo: nel contratto-tipo va inserito l’aspetto etico. Contro chi commette reati di rilevanza penale le società devono avere la possibilità di risolvere il contratto e una deroga sulla clausola compromissoria. Così si può citare per danni chi sbaglia».

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