L’onorevole Mario Tullo chiede al ministro dello Sport i motivi della mancata sospensione delle gare di Genoa e Samp

L’onorevole Mario Tullo ha reso noto ai microfoni di Primocanale di aver presentato stamatina come primo firmatario un’interrogazione al Ministro dello Sport ,Josefa Idem, sulla mancata sospensione della partite di Genoa e Sampdoria a seguito della tragedia in porto. Altri firmatari sono Pastorino, Carocci e Basso: è stata deciso questo atto parlamentare dopo altre dichiarazioni […]


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L’onorevole Mario Tullo ha reso noto ai microfoni di Primocanale di aver presentato stamatina come primo firmatario un’interrogazione al Ministro dello Sport ,Josefa Idem, sulla mancata sospensione della partite di Genoa e Sampdoria a seguito della tragedia in porto. Altri firmatari sono Pastorino, Carocci e Basso: è stata deciso questo atto parlamentare dopo altre dichiarazioni importanti sul tema, come quella del senatore Maurizio Rossi di Scelta Civica.

Ecco il testo dell’interrogazione, riportato dal sito di Primocanale. “E’ apparso per molti naturale,suggerire il rinvio delle partite di calcio della 36° giornata del campionato di serie A che coinvolgevano le due squadre genovesi, Sampdoria-Catania in programma allo stadio Luigi Ferrarsi e Torino-Genoa in programma all’Olimpico del capoluogo piemontese. In particolare le due Tifoserie Organizzate hanno manifestato civilmente sin dal pomeriggio e anche durante gli incontri che con insensibilità la Lega Calcio ha deciso comunque di far disputare,il disagio, il dolore dei tifosi rossoblucerchiati e della città di Genova ed il rispetto che si doveva alle nove vittime, che imponevano appunto  un rinvio delle due partite. Le emittenti televisive genovesi in segno anche di protesta per tale decisione si sono astenute da commentare, fornire copertura di servizio sui due incontri.

Uno degli striscioni esposti dagli ultrà genovesi recitava:”il rispetto del dolore vale più di una partita” consapevoli della giusta e assoluta autonomia tra il Governo e le autorità competenti in materia (CONI,FIGC,e Lega Calcio di serie A), è giusto dinanzi a decisioni che vengono dettate dalla “necessità di non incidere sulla regolarità del campionato” “o dalle esigenze televisive”,interrogarci se non appaiano assurde rispetto al rispetto del dolore e sulla funzione anche pedagogica che dovrebbe avere lo sport ed il calcio in particolare. Quali ragioni hanno portato le autorità sportive competenti a non decidere il rinvio degli incontri della trentaseiesima  giornata di campionato che coinvolgevano le due squadre genovesi. Se non si ritiene di poter definire un criterio di valutazione comune tra autorità politiche e sportive per valutare dinanzi ad eventi così tragici come quello accaduto a Genova, la possibilità del rinvio”.

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