«Il pronipote del primo calciatore professionista dell’Islanda brilla nel calcio». Il titolo è di Marca, il soggetto è Albert Gudmundsson. Il fantasista del Genoa incuriosisce anche il famoso quotidiano spagnolo di Madrid che ne traccia un profilo genealogico: «Sono nato in una famiglia di calciatori, tutti hanno giocato in Nazionale (suo padre Gudmundur Benediktsson, sua madre Kristbjörg Ingadóttir, suo nonno Ingi Björn Albertsson e suo bisnonno anche Albert Gudmundsson). Amo il calcio. L’ho respirato fin da bambino ed ero sicuro di volermi dedicare a questo sport. Per fortuna, con l’aiuto dei miei genitori, ho potuto realizzare il mio sogno. Mi hanno aiutato a crescere come persona e come giocatore, guidandomi nel superare le difficoltà e gli ostacoli che ho incontrato lungo il cammino».
Inoltre, il bisnonno Albert Gudmundsson (senior) arrivò a ricoprire la carica di Ministro delle Finanze islandesi: è considerato il primo calciatore professionista nella storia dell’Islanda. Ha giocato per Rangers Glasgow, Arsenal (1945-1947), Nancy, Nizza, RC Paris e Milan (1948-1949).
«Da quando sono arrivato a Genova mi sono sentito molto bene, sia fisicamente che psicologicamente. Ho sempre avvertito il sostegno dello staff, dei compagni e dell’incredibile tifoseria che abbiamo perché quando sono felice, do sempre il massimo di me stesso. Sono molto fortunato a lavorare con mister Gilardino: è stato un grande goleador ad alti livelli, gioco in una posizione simile alla sua e mi sta aiutando molto a sviluppare il mio calcio. Mi considero un calciatore d’attacco cui piace condurre palla e attaccare la porta avversari con tiri, passaggi filtrati e dribbling» spiega Gudmundsson a Marca.
«Mio bisnonno ha giocato a un livello elevato e, naturalmente, mi piacerebbe raggiungere quelle vette. Da quando ero giovane, sogno di giocare in una squadra di alto livello per competere per titoli e vincere la Champions League» chiosa Albert.
