Grazie a Facebook il Grifone è atterrato anche in Ungheria

Chi lo avrebbe mai detto! Il Genoa ha seguaci anche nel cuore dell’Ungheria. Nel paese in cui giocò la fantastica Aranycsapat, la “squadra d’oro”, ossia la nazionale di Puskás, Czibor, Hidegkuti che nel 1954 arrivò seconda ai mondiali in Svizzera, c’è anche spazio per il Grifone che è atterrato da circa un anno. Pianetagenoa1893.net ha […]


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Chi lo avrebbe mai detto! Il Genoa ha seguaci anche nel cuore dell’Ungheria. Nel paese in cui giocò la fantastica Aranycsapat, la “squadra d’oro”, ossia la nazionale di Puskás, Czibor, Hidegkuti che nel 1954 arrivò seconda ai mondiali in Svizzera, c’è anche spazio per il Grifone che è atterrato da circa un anno. Pianetagenoa1893.net ha contattato Róbert Drávucz che ha costituito il Genoa CFC Magyarország, un club virtuale su Facebook cui hanno aderito sia tifosi italiani che magiari: vive a Jászladány, un paese nella contea di Jász-Nagykun-Szolnok a poco più di 100 km dalla capitale Budapest. «Mi è piaciuto da sempre il fantastico e spettacolare modo di giocare del precedente tecnico Gian Piero Gasperini» racconta Drávucz: chissà, forse gli ha suscitato qualche ricordo di quella mitica nazionale del dopoguerra. Dal sogno alla realtà: c’è un elemento che sicuramente ha creato tante simpatie per il club più antico d’Italia. E’ l’acquisto, avvenuto la scorsa estate, di Gergely Rudolf. «La speranza è che con l’arrivo, e probabilmente il successivo ritorno in estate da Bari, del nostro connazionale Rudolf che ritengo attualmente uno dei pochi buoni giocatori magiari, il Genoa ne tragga beneficio» prosegue il fondatore del Genoa CFC Magyarország. «Ho creato circa un anno fa questo gruppo su Facebook, perché non esisteva qualcosa di simile in Ungheria – spiega Drávucz – mentre io ero già un fan del Genoa. Questo vorrebbe essere un ulteriore mezzo per promuovere la fama del club in Ungheria, anche se fino ad ora poche persone hanno aderito essendo più popolari squadre italiane che storicamente hanno avuto una costante presenza nella vetrina europea delle coppe, quali Inter, Milan, Juventus e Roma. Un’altra mia iniziativa è stata quella di formare su uno dei più letti blog ungheresi uno spazio chiamato Grifoni».

Dopo la caduta del muro di Berlino, ossia da poco più di 20 anni, il calcio ungherese versa in uno stato di depressione, tra problemi economico/strutturali. Questi ultimi sono dovuti in parte dal cambiamento del tipo di economia: quella socialista, pur se offriva stipendi certamente imparagonabili a quelli del calcio occidentale, permetteva di forgiare buoni giocatori e di vivere dignitosamente. Il passaggio all’economia di mercato ha spazzato via il sistema precedente e creato numerose difficoltà al mondo del pallone magiaro. C’è dunque voglia di sognare con i colori rossoblù. «So che il Genoa è una squadra dal passato glorioso – dice Drávucz – che ha annoverato nella sua storia anche con diversi ungheresi come allenatori o come giocatori: ad esempio, Orth, Székány, Sárosi, Détári». Purtroppo per varie vicende Róbert non è mai riuscito a vedere una partita a Marassi. «In Italia sono già stato molte volte, ma non sono ancora riuscito a vedere dal vivo al Ferraris una partita del Genoa – conclude – ma al momento a causa del lavoro e sopratutto della mia piccola bambina di 5 mesi, sono costretto a rimandare l’appuntamento. Siamo fiduciosi comunque in un prossimo futuro più radioso per il Genoa, ricco di risultati prestigiosi, il che ovviamente permetterebbe naturalmente di aumentare il numero dei tifosi in terra magiara.” Róbert intende far crescere il numero di tifosi ungheresi del Genoa, ma anche quello degli italiani. Per aderire si può scrivere all’email genoacfchungary@mailbox.hu visitare il gruppo su Facebook (cliccare qui) oppure in alternativa la pagina di Róbert sul social network (cliccare qui).

Nicola Benedetti

(Si ringrazia Igor Ferri per la collaborazione)

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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