A sentirli chiamare ‘rivali’, ti senti quasi correre un brivido sulla schiena. Perché proprio non riesci a farci l’abitudine. Come qualcosa che, seppur lì davanti, fatichi a credere sia la realtà. Mica facile, d’altronde. Dai costumi floreali di Forte dei Marmi alle spiagge di Copacabana, alle cravatte (in un caso rigorosamente gialle) indossate in qualche ufficio milanese in tempo di mercato. Che sia Ferragosto o Capodanno poco cambia: Adriano Galliani ed Enrico Preziosi, inseparabili. Milan e Genoa, sinergia sempre più forte. Passata, presente e anche futura. Sì, almeno finché ci saranno loro due.
Lega, marketing e calciomercato: gli esempi sono lì, a portata di mano. Un’asse che si consolida sempre più alla fine di ogni sessione di mercato. Da Papastathopoulos, Boateng, Antonini, Merkel, passando per El Shaarawy, Antonini, Borriello, Amelia, Strasser e Constant fino ad arrivare a Matri: solo alcuni dei protagonisti dell’A7. Perché no, Genova-Milano non è una tratta come le altre.
E domenica? Amici sì, ma il campo è un’altra cosa. A Marassi baci, abbracci e sorrisi: ma poi tre punti, il terzo posto non aspetta mica. Pranzeranno insieme, Galliani e Preziosi, poi siederanno uno accanto all’altro. Magari parleranno di mercato, nell’agenda di uno dei due qualche nome è già in grassetto. Si, ma non durante la partita. Perché, almeno per 90 minuti, proveranno ad ‘odiarsi’. Ma mica è detto che ci riescano…
Gianluca Di Marzio
Tratto da Gianlucadimarzio.com
