Silenzio! Entra il professor Matuzalem in aula e sale in cattedra. Il luogo dove tiene la sua lezione il regista del Genoa è il Tempio, dove ha giocato contro la Juventus una gara sontuosa e indimenticabile. Se i bianconeri hanno avuto tanti problemi, restando a lungo bloccati a centrocampo, il merito è anche suo. Il giocatore brasiliano ha dettato in modo perfetto i tempi della manovra: quando la squadra era in fase difensiva, comandava i tre componenti della mediana rossoblù, contrastando gli avversari formando una diga quasi mai superata. In fase offensiva “Matu” (come viene affettuosamente chiamato dai tifosi) ha servito lanci teleguidati per i due esterni, Motta e Antonelli, e per i due attaccanti Gilardino e Sculli. In pratica, come abbiamo scritto noi di Pianetagenoa1893.net nelle nostre pagelle, ha svolto una “lectio magistralis” di calcio. Tocchi raffinati, contrasti con gli avversari precisi e puntuali, passaggi “al bacio”: in sintesi è questa la sua prestazione che ha entusiasmato il Popolo genoano.
La danza a tempo di samba che “Matu” ha imposto con personalità e carattere al Ferraris, ha ubriacato anche Pirlo. Ha vinto la sua sfida personale contro il regista della “Signora omicidi” e della Nazionale. Anche i numeri delle statistiche propendono in favore del professore rossoblù: 51 passaggi riusciti per lui, contro i 45 effettuati dal bianconero. Soltanto nel finale di partita Pirlo ha sfoderato quella punizione perfetta, con cui ha dato la vittoria alla sua squadra. Ciò non toglie il valore della prestazione di Matuzalem che resterà negli annali del Grifone. Gian Piero Gasperini lo ha dichiarato alcune settimane fa: “Matuzalem è un giocatore di cui difficilmente possiamo fare a meno”. Come poter dare torto al tecnico del Genoa, con cui “Matu” ha un’intesa perfetta?
Marco Liguori
Direttore Pianetagenoa1893.net
Tratto da “#èsemprederby” su Genoasamp.com
