E’ sempre più complicata la vita dei tifosi che si vogliono recare allo stadio: domenica dopo domenica gli spalti si stanno svuotando. La motivazione di questa disaffezione risiede anche in una legislazione che sta scoraggiando la passione di tanti supporter. Lo riferisce il noto sociologo fiorentino Pippo Russo in un articolo su Calciomercato.com: pochi giorni fa è stata inviata un messaggio laconico alle associazioni del tifo granata dall’indirizzo mail Toro Clubs, ossia la divisione della società granata che si occupa dei rapporti con le associazioni del tifo granata. “Ai responsabili di ogni Toro Club – scrive il professor Russo – è stato comunicato che, in ottemperanza alle modifiche dell’articolo 12 del Codice di Giustizia Sportiva (CGS), tocca loro comunicare che fra i loro tesserati non vi sia alcuna persona sottoposta a misure restrittive, cioè Daspo”. Nel caso in cui ci fosse anche un solo “daspato” nel club, “quest’ultimo si vedrebbe revocare l’affiliazione e la convenzione col Torino FC” prosegue Russo.
I club dovranno inviare entro il 15 aprile su un modulo i nominativi degli affiliati, oltre a una dichiarazione in cui lo stesso club garantisce di non avere al proprio interno persone sottoposte a misure restrittive. Non solo: si dovrà impegnare a revocare il tesseramento di coloro che dovessero esserne colpiti in seguito. “Se non è una schedatura, poco ci manca. Con in più la sgradevole sensazione che il Daspo diventi una super-sanzione, con capacità di estendere i propri effetti ben oltre il perimetro per il quale è stata pensata” conclude Russo.
