Il ricordo di Gianluca, “Capitano dei capitani” volato al terzo anello

Oggi è un giorno triste per il Grifone. Esattamente tredici anni fa infatti il Capitano ci lasciava. Pensando a Gianluca Signorini viene sicuramente in mente quella toccante serata al Tempio. Era il 24 maggio 2001, la sua ultima apparizione prima dell’addio, quel giro di campo purtroppo in carrozzina e quelle lacrime che gli scesero sul […]


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Oggi è un giorno triste per il Grifone. Esattamente tredici anni fa infatti il Capitano ci lasciava. Pensando a Gianluca Signorini viene sicuramente in mente quella toccante serata al Tempio. Era il 24 maggio 2001, la sua ultima apparizione prima dell’addio, quel giro di campo purtroppo in carrozzina e quelle lacrime che gli scesero sul viso nonostante immobilizzato nei movimenti, di fronte a tanta gente e tanto affetto, tutti a Marassi con la Nord piena per salutarlo. La malattia, quella Sla maledetta, pian piano lo stava finendo e il Capitano perse la sua ultima partita il 6 novembre di un anno più tardi, nel 2002. Maglia numero 6 subito ritirata dal Genoa e l’intitolazione del campo di allenamento del Pio XII. Ma quel che più conta è che Gianluca è entrato prepotentemente nel cuore di ogni genoano.

Signorini nasceva a Pisa il 17 marzo del 1960 ed iniziò nel Pisa la sua carriera calcistica nel 1978-79. Passò poi al Pietrasanta (1979-80) e successivamente Prato (1980-81), Livorno (198-83), Ternana (1983-84) e Cavese (1984-85). Fu poi protagonista per due stagioni (1985-87) nel Parma di Arrigo Sacchi prima di passare alla Roma (1987-88). Ma col Grifone fu amore vero. Arrivò a Genova nel 1988 e vi restò fino al 1995. In rossoblu disputò 207 partite e realizzò 5 reti. Concluse poi la sua carriera agonistica nel Pisa (1995-97). Appese le scarpette al chiodo diventò direttore sportivo nerazzurro e subito dopo responsabile del settore giovanile del Livorno con il progfetto del corso a Coverciano per diventare allenatore ma, purtroppo ci fu tempo solo per l’inizio del calvario fino a quel funesto 6 novembre 2002.

«Vorrei alzarmi e correre con voi, ma non posso. Vorrei urlare con voi canti di gioia, ma non posso. Vorrei che questo fosse un sogno dal quale svegliarmi felice, ma non lo è. Vorrei che la mia vita riprendesse da dove si è fermata».

(Gianluca Signorini)

Sono passati 13 anni , ma c’è sempre solo Un Capitano.

Nicola Morosini

(Grifone Opinionista)

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