Quando un accorto Bologna imbrigliò il Genoa per poi soffiargli la salvezza

Domenica 23 ottobre 1977 il Genoa, da ventun giorni solitario capolista della Serie A (il campionato, però, si era fermato per due domeniche – fatto decisamente inusuale – per consentire alla Nazionale Italiana di giocare l’incontro amichevole, perso 1-2 a Berlino Ovest con la Germania Occidentale, e la partita di qualificazione, vinta 6-1 a Torino […]


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Domenica 23 ottobre 1977 il Genoa, da ventun giorni solitario capolista della Serie A (il campionato, però, si era fermato per due domeniche – fatto decisamente inusuale – per consentire alla Nazionale Italiana di giocare l’incontro amichevole, perso 1-2 a Berlino Ovest con la Germania Occidentale, e la partita di qualificazione, vinta 6-1 a Torino contro la Finlandia, per la Coppa del Mondo in Argentina), venne fermato sul 2-2 casalingo dall’Hellas Verona e raggiunto in testa (a 7 punti) da Juventus, Milan e Perugia. Invece il Bologna, sconfitto in casa 2-3 proprio dal Grifone umbro e fermo a 3 punti con il Lanerossi Vicenza (che avrebbe terminato il campionato al secondo posto a pari merito con il Torino), con solamente la Fiorentina (a 2 punti) dietro, allontanava dalla guida tecnica Cesarino Cervellati, affidando la panchina all’allenatore argentino Bruno «Petisso» Pesaola.

Nelle successive ventidue partite il Genoa riuscì a raccogliere solamente tre vittorie (tutte in casa: 1-0 al Pescara, 2-1 alla Fiorentina e 1-0 alla Roma) e nove pareggi, consentendo al Bologna, che nelle prime sette partite con il nuovo allenatore aveva raccolto soltanto due pareggi (la prima vittoria fu il 2-1 casalingo nella prima partita dell’anno solare 1978 inflitto al Genoa), di raggiungere gli uomini di Luigi «Gigi» Simoni al termine del turno precedente lo scontro diretto, in programma alla terzultima giornata al “Luigi Ferraris” domenica 23 aprile 1978. Sicuramente qualche sostenitore del Bologna nella categoria degli «anta» avrà tratto auspici positivi per la salvezza della sua squadra del cuore nel vedere che c’è una perfetta coincidenza tra le due ultime trasferte (prima contro il Genoa e poi contro la Lazio) dell’attuale campionato con quello di trentasei anni fa, entrambe inframmezzate da un turno casalingo, che allora vide i petroniani impegnati contro il Napoli (fu un pareggio a reti bianche) e quest’anno li vedrà affrontare un’altra formazione meridionale, il Catania.

Come si ricorderà, la vittoria del Bologna per 1-0 sulla Lazio all’“Olimpico” nell’ultima partita di campionato, grazie a una rete al 13’ della ripresa del mediano Franco Nanni, protagonista quattro anni prima del primo scudetto conquistato dalla compagine biancoceleste, che permise il sorpasso nei confronti del Genoa (che, a parità di punti, si sarebbe salvato per miglior differenza-reti), suscitò molte «chiacchiere» riguardo a una combine, di cui sarebbe rimasta traccia su una fantomatica audiocassetta. La direzione dello scontro diretto venne affidata al «principe del fischietto» Sergio Gonella, che avrebbe concluso la sua carriera due mesi e due giorni dopo all’“Estadio River Plate” di Buenos Aires, dirigendo la finalissima vinta 3-1 dopo i tempi supplementari dall’Argentina sull’Olanda, e che apparteneva alla sezione arbitrale di La Spezia (all’epoca non poteva essere diretta una partita delle serie maggiori da un arbitro della stessa regione di una delle due contendenti o di ambedue), ma, viste le sue ben note origini astigiane, la sua designazione non creò alcun problema. Il Bologna fu abile, grazie a una migliore quadratura del centrocampo (imperniato su Nanni, sull’ex genoano Claudio Maselli, sul match winner dell’andata Lionello Massimelli, su Adelmo Paris e su Franco Colomba), ad imbrigliare il Genoa, che ebbe solamente tre occasioni da rete, che mai seppe concretizzare. Nel primo tempo ci fu un diagonale di Ignazio Arcoleo e un colpo di testa di Giuseppe «Oscar» Damiani sr., deviato con un balzo spettacolare dal portiere felsineo Franco Mancini; a metà della ripresa un tiro da distanza ravvicinata di Antonio Maggioni, che da poco era subentrato a Francesco «Franco» Rizzo, respinto di piede dall’estremo difensore degli ospiti.

 

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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Tabellino

Stadio “Luigi Ferraris” 23 aprile 1978 – 28a giornata campionato serie A

Genoa-Bologna 0-0

GENOA: Girardi, Silipo, Ogliari, Berni, Onofri, Arcoleo, Castronaro, Basilico, Damiani, Rizzo (62′  Maggioni), Pruzzo. Allenatore: Gigi Simoni

BOLOGNA: Mancini, Cresci, Roversi, Garuti, Massimelli, Paris, Maselli, Nanni, Bellugi  (72′ Valmassoi), Colomba, Chiodi. Allenatore: Bruno Pesaola

Arbitro: Gonella

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