GASPERINI: «Una grande vittoria»

Il mister di Grugliasco non si sbilancia sul suo futuro


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

«Una grande vittoria. Ci tenevamo per tanti motivi; per interrompere la serie dei Derby senza vittorie, per la classifica. Abbiamo ancora la possibilità di arrivare in alto, per la squadra che lo meritava, per la nostra gente, per i nostri tifosi che sono stati meravigliosi. Mi hanno aiutato tantissimo; è una bella festa». Gian Piero Gasperini si presenta raggiante ai microfoni di Premium Calcio, per la prima volta stagionale in polo grigia, visto che la “tenuta” tradizionale è stata bagnata da un gavettone arrivato in campo dai suoi ragazzi.

Avversari arrendevoli? Così risponde il mister: «È merito del nostro Genoa se gli avversari sono stati così arrendevoli. Anche con la Roma abbiamo fatto una ottima gara; c’è mancato il risultato per poco ma è un momento che stiamo bene, abbiamo fiducia, entusiasmo. Vogliamo finire bene questo campionato che è stato difficile e potevamo finire anche in posizioni disperate».

Sul futuro non si sbilancia: «Con Preziosi ci siamo visti a cena ma non abbiamo affrontato la questione del futuro. Il Presidente si prenderà tutto il tempo a lui necessario. È una querelle che va avanti da molte settimane e a me ha dato anche fastidio. Oggi mi sono preoccupato della squadra, dei nostri ragazzi, di poter arrivare bene in fondo a questo campionato. Quello che succederà nel futuro si vedrà».

Pochi punti in trasferta: «In molte partite non abbiamo avuto la personalità giusta. Tante sconfitte, pochissimi pareggi in generale e tante vittorie in casa. In un campionato come questo è fondamentale fare dieci, dodici vittorie per togliersi dalle difficoltà. Abbiamo sempre cercato la vittoria ovunque, però il cammino in trasferta ha un po’ pregiudicato la classifica, compromessa soprattutto nel mese di dicembre con cinque sconfitte consecutive. Per il resto la squadra ha viaggiato sempre su ritmi importanti nonostante i cambiamenti per i quali ci vuole sempre un adattamento. Dobbiamo ancora giocare una partita in casa e possiamo chiudere al decimo posto con trenta punti (nel girone di ritorno, ndr)».

Sugli eventuali riscatti di Suso, Gabriel Silva e Ansaldi: «Sono contentissimo del rendimento di Suso da quando è arrivato a fine dicembre. Non posso entrare nel merito dei riscatti; preferisco occuparmi dell’aspetto tecnico. Da quando sono arrivato abbiamo fatto ottimi mercati e spero che i conti della società siano migliorati molto in questi tre anni da quando sono tornato». A Genova, nel Genoa, i giocatori si rigenerano: «Forse l’aria di mare fa bene – dice sorridendo – ma credo che io ed il mio staff abbiamo acquisito una credibilità. Quando i giocatori che arrivano da stagioni non fortunatissime accettano con entusiasmo di venire qui sanno che noi ci mettiamo a disposizione, che uno dei nostri traguardi e dei nostri successi è quello di migliorare loro e di farli tornare competitivi. Ci mettiamo veramente a loro disposizione per tirare fuori il meglio di quello che hanno dentro e se sono entrati in grandi squadre è perché hanno delle qualità. Credo anche che qui ci sia un ambiente ideale perché c’è uno stadio dove c’è sempre pubblico, dove si gioca bene a calcio, dove c’è sempre un clima particolare. Tutte queste componenti aiutano il giocatore a ritrovarsi e a fare come Suso o Pavoletti i quali veramente oggi sono proiettati verso traguardi importanti».

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.