BALLARDINI: «Il “problema-Eduardo” non esiste»

Analizzare la sconfitta di Firenze non è facile. Il Genoa ha dato l’impressione di poter far sua l’intera posta, prima, quando i viola non hanno fatto mistero del loro nervosismo e della loro insicurezza, o quantomeno di poter incamerare un punto importante in vista del big match di domenica prossima contro il Milan, quando la […]


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Analizzare la sconfitta di Firenze non è facile. Il Genoa ha dato l’impressione di poter far sua l’intera posta, prima, quando i viola non hanno fatto mistero del loro nervosismo e della loro insicurezza, o quantomeno di poter incamerare un punto importante in vista del big match di domenica prossima contro il Milan, quando la partita sembrava incanalata sui binari del pareggio. Alla fine i punti non sono arrivati, nonostante i gigliati non abbiano dimostrato una netta superiorità nei confronti del Grifone. Dopo la partita, ai microfoni di Radio Nostalgia, il tecnico Davide Ballardini ha spiegato la serata dell’”Artemio Franchi”

CI RISIAMO – Decisivo è stato l’errore di Eduardo. Un’uscita maldestra su un traversone dalla sinistra di Pasqual ed ecco l’occasionissima per Santana. «Il “problema-Eduardo” non esiste – afferma l’allenatore genoano – Siamo contenti di lui, continuiamo a credere in lui. Eduardo ha fatto un errore, ma anche Mimmo ha sbagliato in zona gol. Anche l’allenatore sbaglia. Se sottolineiamo troppo l’errore di un singolo vuole dire che non siamo bravi a recuperare. Non ho dubbi nel dire che Eduardo farà bene da qui alla fine». La speranza è che il nazionale portoghese possa riprendersi presto, visto che alla porta del “Ferraris” bussano Ibrahimovic e soci, clienti non certo comodi.

DOUBLE FACE – Giudicando la partita nella sua interezza, il tecnico di Ravenna salva la prima frazione disputata dai suoi giocatori: «Di positivo ho visto un buon primo tempo – spiega – Anche se negli ultimi sedici metri non siamo stati così “cattivi”. Nella seconda parte siamo stati poco lucidi e abbiamo creato poco. È difficile fare tutta la partita in un modo. Altre volte abbiamo fatto meglio il secondo tempo e ci siamo espressi meno bene nella prima parte della gara».

CAMBI OBBLIGATI – I cambi fatti in corsa dal mister non sono apparsi molto chiari di primo acchito. Schierare quattro attaccanti tutti nello stesso momento non ha aiutato il Genoa ha trovare la via della porta in maniera ordinata. In realtà, come a spiegato Davide Ballrdini, le scelte sono state tutte dettate dalle condizioni dei giocatori: «I cambi sono stati obbligati: a Mesto girava la testa e non si sentiva bene, Konko ha ricevuto una brutta botta al piede. Stesso discorso vale per Kucka. Purtroppo non ho potuto scegliere io» conclude il mister.

Fabio Aronica

  

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