«Era importante per la squadra portare a casa tre punti e anche per me rientrare a giocare e riassaporare il campo: farlo qui al “Tempio” è stata la cosa più bella». Stanco ma soddisfatto, Luca Antonini è tornato a calcare il verde del Ferraris con una di quelle prestazioni che la stagione scorsa gli avevano permesso di entrare da subito nel cuore dei tifosi.
«Non siamo riusciti a esprimerci nel primo tempo – la sua analisi – e sono stati bravi loro a chiuderci nella nostra metà. Nella ripresa abbiamo cambiato approccio, loro hanno accusato il calo fisico e alla distanza siamo venuti fuori». E Pinilla ha conquistato in volo i primi tre punti per il Genoa: «E’ venuto ad abbracciarmi perché prima della partita gli avevo predetto che avrebbe segnato – ha rivelato – ed è stato un bel gesto quello di venire ad abbracciarmi. La mia occasione? Sono sempre spinto dalla voglia di fare gol, ma dopo 80 metri di corsa mi è mancata la lucidità.»
Ora la testa va al Verona, prossimo avversario nel turno infrasettimanale. Con più di un pensiero al match-clou di domenica sera, il derby in casa con la Sampdoria. «E’ normale pensarci perché è la partita che vale una stagione – ha ammesso Antonini – ma ora abbiamo testa e gambe al Verona. Poi si vedrà. Un altro gol nel derby? Ci penso, penso sia normale, ma essendo un difensore prima devo pensare a non subire reti».
Daniele Zanardi
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