Lettera/Graziano Francini: “Caso Tavecchio, l’Italia rischia l’ennesimo autogol”

Ritengo opportuno quanto doveroso esprimere la mia opinione sul caso Tavecchio. Ancor prima che quest’ultimo scivolasse sulla sua buccia di banana, la sua candidatura non mi era parsa una mossa azzeccatissima. Mi sembrava un’operazione di restauro di un edificio già vecchio e consunto, non l’opera di ricostruzione tanto auspicata dal mondo del calcio italiano. Sono […]


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Ritengo opportuno quanto doveroso esprimere la mia opinione sul caso Tavecchio. Ancor prima che quest’ultimo scivolasse sulla sua buccia di banana, la sua candidatura non mi era parsa una mossa azzeccatissima. Mi sembrava un’operazione di restauro di un edificio già vecchio e consunto, non l’opera di ricostruzione tanto auspicata dal mondo del calcio italiano. Sono settimane, se non mesi o anni, che ci viene raccontato da più fonti, che si è giunti ad un punto di non ritorno, che bisogna invertire la rotta, che il futuro del calcio italiano, se non si vuole farlo implodere, necessità di una svolta radicale. E tutto quello che le dorate stanze sanno presentare ai sognanti spettatori è questa persona attempata capace di esordire con discorsi di stampo marcatamente razzista nel giorno del suo discorso di candidatura? Penso che lo sport più popolare del nostro paese abbia bisogno di ben altro, nel rispetto di chi lo gioca, italiano e straniero che sia, di chi ci lavora e di chi, come il sottoscritto, semplicemente lo vive da spettatore e tifoso. Penso che il nostro paese debba avere la forza di svecchiare i posti di comando, di fare spazio a gente che siede sulla poltrona non per stanchezza ma per volontà e, soprattutto, non possa far passare certe affermazioni come se nulla fosse. Se vogliamo peso e credibilità a livello europeo e mondiale gente che definisce giocatori di colore dei “mangia banane” deve essere destituita all’istante da ogni incarico e non rischiare di sedere al timone del calcio italiano. Rischiamo di fare l’ennesimo autogol per il volere dei poteri forti che questo sport non lo amano, ma lo sfruttano per i loro interessi economici. Mi auguro che se il signor Tavecchio non ha il buon gusto di fare un passo indietro ritirando la sua candidatura, chi ha diritto di voto ci pensi bene prima di dargli una responsabilità così alta. 

Cordialmente.

Graziano Francini

grazianofrancini@libero.it

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