RIGONI: “Il segreto della salvezza sta anche nelle mie urla”

“Erano urla e scatti, semplicemente, per caricarci a dovere. Se poi arrivano da persone che abitualmente non si espongono, come nel mio caso, forse hanno un peso maggiore. Tutti però abbiamo formato un blocco unico, quando è diventata spessa ognuno ha fatto la sua parte. E’ stato facile per me inserirmi in questo gruppo”. Marco […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Erano urla e scatti, semplicemente, per caricarci a dovere. Se poi arrivano da persone che abitualmente non si espongono, come nel mio caso, forse hanno un peso maggiore. Tutti però abbiamo formato un blocco unico, quando è diventata spessa ognuno ha fatto la sua parte. E’ stato facile per me inserirmi in questo gruppo”. Marco Rigoni, arrivato alla fine di gennaio al Genoa, racconta al sito ufficiale del Genoa il segreto delle sue urla di incitamento con i compagni, lanciate soprattutto nelle ultime giornate decisive per la salvezza. “E’ stato importante raggiungere l’obiettivo – prosegue il centrocampista rossoblù – siamo riusciti a cambiare marcia nel momento decisivo, lasciando per strada le concorrenti. E’ stata una lunga rincorsa e, alla fine, siamo arrivati dove volevamo con una giornata di anticipo”. Rigoni ha un bellissimo ricordo: “Non potrò mai dimenticare l’esordio contro la Lazio, il gol del 3-2 allo scadere. E dire che ero giunto a Genova 24 ore prima. Una giornata memorabile, riavvolgendo il nastro del campionato, per aver portato punti decisivi”. Inevitabile una battuta sul futuro: “Mi farebbe piacere restare: Genoa e Novara si vedranno, aspetto serenamente l’esito dell’incontro”.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.