BURDISSO: “Il Genoa ha un posto speciale nella storia del calcio”

Due mondiali alle spalle e una collana di titoli da far paura. Un’avventura quasi in(finita) con la nazionale argentina. Se non è una garanzia questa. Ma come fa Nicolas Burdisso a mantenere la stessa voglia, la stessa carica, lo stesso entusiasmo di quando si affacciava nel mondo del calcio e studiava per diventare il campione […]


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Due mondiali alle spalle e una collana di titoli da far paura. Un’avventura quasi in(finita) con la nazionale argentina. Se non è una garanzia questa. Ma come fa Nicolas Burdisso a mantenere la stessa voglia, la stessa carica, lo stesso entusiasmo di quando si affacciava nel mondo del calcio e studiava per diventare il campione che è diventato? “Il calcio fa parte della mia vita e mi diverte. Sono ripartito con il pieno di fiducia e l’ambizione di aiutare società e squadra a centrare una grande stagione. Il salto di qualità può essere rappresentato dai nostri giovani che hanno maturato esperienze importanti. Penso e lavoro per migliorare, poi è sempre il campo che parla. Ho disputato buone partite e altre meno orgoglioso di indossare questa maglia. Il Genoa ha un posto speciale nella storia del calcio ed emana un fascino senza tempo”.

Un celebre allenatore che non c’è più, Franco Scoglio, sosteneva che il Vecchio Balordo avesse un dio tutto suo. Quello attuale, Gian Piero Gasperini, gli ha dato le chiavi della difesa e gli chiede di far partire l’azione. “Nei mesi scorsi abbiamo iniziato un percorso, alzando la linea e curando la pulizia delle uscite. Non ho preferenze di ruolo nella tre, comandano le esigenze di squadra. Il calcio è uno strumento per conoscersi anche come persone”. Ha una splendida famiglia Nicolas Burdisso e una cotta se l’è presa. “Genova è una città bellissima a misura di bambini. E giocare a Marassi offre sensazioni coinvolgenti. Perotti? Vedo che l’ambiente lo sta coccolando, mi auguro che possa emulare i connazionali che qui hanno lasciato il segno”.

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