Un (ex) canterano del Genoa come Stefano Sturaro, nazionale Under 21, rivelazione dell’ultimo torneo di serie A, in mezzo ai bambini impazziti di gioia impegnati nel primo turno del Genoa Camp, in corso di svolgimento allo Sciorba Stadium. Premessa. Non è da tutti sciropparsi 153 chilometri a venire e 153 chilometri a tornare, la distanza che separa Sanremo da Genova, con la sola meta di regalare un’ora e passa di foto, autografi, abbracci, sorrisi e strette di mano a settanta bambini che non aspettavano altro, per dare libero sfogo alla loro genoanità e toccare il sogno realizzato dal centrocampista matuziano. Il primo giocatore nativo di Sanremo a calcare il palcoscenico della serie A. Dalla Cantera rossoblù, quella del Genoa Cfc Scuola Calcio Barabino & Partners, alla maglia azzurra. Uno su mille ce la fa, lui ce l’ha fatta. Era capitato a El Shaarawy. Per non dire di Perin, rientrato dall’avventura in Brasile proprio oggi.
Non c’è stato bisogno di apparecchiare convenevoli. Tutt’altro. Perché sullo splendido campo in erba del secondo, per dimensioni, impianto calcistico di Genova, è bastato che rotolassero i palloni per parlare la stessa lingua. “Mi ha aperto il cuore vedere l’entusiasmo di questi bambini, sono loro che hanno fatto un regalo a me. Spero che qualcuno possa seguire le mie orme, ho visto che ci sanno fare”. Sturaro sta trascorrendo qualche giorno di vacanza, ma in realtà non ha staccato la spina del tutto. Ancora la settimana scorsa, di passaggio dalla sede, si è fermato nella palestra del ‘Signorini’ e poi ha inanellato giri di corsa. La voglia c’è. La testa pure. E il talento, ah. Vedremo cosa ne pensa, nel medio periodo, il prossimo allenatore della nazionale. Scommettiamo?
