Chiappino: «Ho scelto Sorrento perché volevo cimentarmi in una nuova sfida»

«Avessi voluto, sarei restato senza problemi a Genova ad allenare nel settore giovanile. Ho fatto la spola tra Primavera e Allievi e certi avvicendamenti sono naturali. Ma ho scelto Sorrento perché volevo cimentarmi in una nuova sfida». Luca Chiappino, ex tecnico del Genoa Primavera e Allievi, si è presentato così a Sorrento per la sua […]


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«Avessi voluto, sarei restato senza problemi a Genova ad allenare nel settore giovanile. Ho fatto la spola tra Primavera e Allievi e certi avvicendamenti sono naturali. Ma ho scelto Sorrento perché volevo cimentarmi in una nuova sfida». Luca Chiappino, ex tecnico del Genoa Primavera e Allievi, si è presentato così a Sorrento per la sua nuova avventura in Lega Pro. «Sono felicissimo per questa opportunità – prosegue -. Per fare bene sarà necessario un grande senso di appartenenza, lo stesso che mi ha accompagnato in questi anni al Genoa. E anche l’entusiasmo giusto, senza il quale anche le cose più semplici diventano difficili. Sarà un’avventura bella, tosta e affascinante. Disputeremo un campionato difficile, perché per arrivare entro i primi 9 posti serviranno lavoro e carattere».

Il mister passa a parlare degli aspetti tattici: «Il mio modulo base è il 4-3-3 ma tutto dipenderà dalla rosa che costruiremo. Bisognerà essere eclettici ed impiegare al meglio i giocatori che arriveranno. Col direttore stiamo già lavorando: abbiamo in mente diversi calciatori che dovranno adattarsi a più moduli. Guai a fossilizzarci su un unico tema tattico. Pensiamo di puntare su 4-5 giocatori esperti e su qualche giovane che già conosce la categoria. Sarebbe un rischio inserire esclusivamente ragazzi della Primavera del Genoa. Loro vengono da un contesto familiare, non li si può catapultare all’improvviso in un torneo duro e impegnativo come il nostro. L’importante sarà formare un gruppo coeso: tutti dovranno remare nella stessa direzione. Certamente immagino di portare qui giocatori che già conosco e su cui posso fare affidamento non solo da un punto di vista tecnico, ma anche umano e caratteriale». 

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