ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – Beppe Biava: «Nel derby la differenza la fa il gruppo. Rossi, Milanetto e Sculli caricheranno l'ambiente

L'ex difensore rossoblù, vittorioso 3 volte su 3, racconta ai nostri microfoni le sensazioni precedenti a Genoa-Samp e l'apporto fondamentale dei veterani


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Giuseppe Biava è sempre stato considerato uno dei migliori acquisti della gestione Preziosi. Addetti ai lavori e tifosi hanno imparato ad apprezzarlo nel 2008, quando arrivò a Genova dal Palermo. Stessa cosa hanno fatto, e stanno facendo, a Roma, sponda Lazio, dove Beppe ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista, come già aveva fatto in tutte le sue precedenti esperienze. Il suo curriculum alla voce “derby” segnala una media invidiabile e invidiata: tre presenze e tre vittorie, tanto da far dire con certezza a molti tifosi rossoblù che la sconfitta contro i “cugini” nella scorsa primavera giunse proprio per via della sua assenza (non a caso segnò Cassano, il suo osservato speciale). Biava, uno dei giocatori simbolo dell’era Gasperini, ha raccontato in esclusiva a Pianetagenoa1893 i retroscena dei suoi derby e le sue previsioni su quello che si giocherà domenica.

Mancano pochissimi giorni al derby. Come viene vissuta a Pegli la settimana che precede la partita con la Samp?

«La tensione comincia ad avvertirsi non solo nella settimana, ma anche nei quindici giorni prima della sfida. Una tensione giusta che, sicuramente, anche ora i “veterani” come Rossi, Milanetto e Sculli staranno trasmettendo ai compagni. Loro caricano l’ambiente e fanno capire ai nuovi arrivati cosa voglia dire il derby a Genova».

Lei di derby ne ha giocati tre, vincendoli tutti. L’espulsione subita nell’ultima stracittadina giocata rappresenta una macchia, oppure quando si vince anche episodi del genere vengono dimenticati?

«È vero, quando si vince non ti importa di essere stato espulso. I tre derby vinti restano anche al di là di quell’episodio. In quel momento mi sentivo in colpa e speravo che la squadra non ne risentisse, invece non c’è stata storia, anzi: dopo la mia espulsione abbiamo fatto ancora due gol, a dimostrazione che anche in dieci contro undici noi fossimo superiori».

In tutte e tre le sfide lei ha annullato Cassano, cosa che non sono riusciti a fare altri difensori. Qual è il segreto per fermare il talento barese che però stavolta non giocherà?

«Partite di questo genere sono più dure e ci sono grandi scontri. Cassano è un giocatore bravo, di qualità, ma tutta la squadra lo raddoppiava sempre. Questa volta Cassano non ci sarà. Meglio per il Genoa».

In fase offensiva mancherà comunque un punto di riferimento importante per il Genoa…

«Anche senza Cassano la Sampdoria può fare la sua gara: la Samp sa mettere in difficoltà l’avversario. Quando lui giocava contro di noi sentiva la partita, per questo non ha mai fatto grandi cose nei derby».

Su chi si dovranno spostare le maggiori attenzioni dei difensori genoani?

«Penso che il pericolo maggiore sia rappresentato da Pazzini: in area può fare la differenza un giocatore come lui».

Chi, invece, del pacchetto arretrato del Genoa potrebbe fare la differenza?

«Ranocchia sta facendo un grande campionato e lo stesso vale per Dainelli. La forza del Genoa è sempre stata nel collettivo, a partire dal capitano. È il gruppo che fa la differenza».

Come finirà domenica sera?

«Da ex compagno, ed ex genoano, spero che finisca con una vittoria del Genoa, ma preferisco non sbilanciarmi sul risultato in questo momento. Non voglio che porti sfortuna…».

Fabio Aronica

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET 

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