ESCLUSIVA PIANETAGENOA – GAETANO DE ROSA: «Le ripartenze di Mesto potrebbero far male al Palermo»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net all'ex difensore di Genoa e Palermo


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Carisma ed esperienza, l’istinto del goleador pur ligio ai tipici compiti del difensore. Gaetano De Rosa ha avuto un ruolo importante nell’anno della promozione del Genoa in serie A. L’inarrestabile cavalcata verso il massimo campionato è stata propiziata proprio dalla sua doppietta al “Menti” di Vicenza, per proseguire con gemme da vero fuoriclasse tanto nel reparto difensivo che in area avversaria. Il gol in extremis segnato contro il Lecce sotto la gradinata Nord, considerato uno dei più belli di quel campionato, resterà a lungo nella mente della tifoseria rossoblù.

Il napoletano di Dusseldorf, rimasto legatissimo alla nostra città, disputò con la casacca del Grifone anche il campionato successivo, archiviato con una salvezza mai in discussione.Nei suoi trascorsi anche una esperienza nel Palermo, il prossimo avversario sulla strada dei rossoblù.

Genoa reduce dal k.o. contro l’Inter, rosanero da tre battute d’arresto consecutive tra campionato ed Europa League.

In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, il doppio ex anticipa la partita del “Barbera”.

Domenica si affrontano due squadre a caccia di punti dopo le sconfitte patite nell’ultimo turno. Tra Palermo e Genoa che gara sarà?

«Difficilissima per entrambe. Si tratta di due buone squadre che vantano ottime individualità ed in grado di disputare un campionato di buon livello. Sono convinto che si tratterà di una partita molto interessante e ricca di spunti tecnici».

Il Genoa quest’anno, in trasferta, non ha mai demeritato ed ha raccolto meno di quanto seminato. Il Palermo, invece è atteso dal secondo impegno casalingo consecutivo dopo il k.o. con la Lazio. Quale sarà il tema tattico della sfida?

«Il Genoa possiede delle caratteristiche ben precise e lontano dal “Ferraris” può trovare le condizioni ideali per esprimersi al meglio. Molte avversarie, infatti, nella spasmodica ricerca di sbloccare il risultato, lasciano molti spazi ed il Grifone ha gli uomini ed i mezzi adatti per sfruttarli al massimo. D’altro canto, a Palermo il fattore campo si fa sentire molto ed i rosanero faranno leva anche su questo aspetto per tornare al successo davanti al pubblico amico».

Domenica scorsa la Lazio è riuscita ad espugnare Palermo contenendo i ragazzi di Delio Rossi nella fase iniziale per poi offendere in contropiede ogni volta che se ne creavano le possibilità. Crede che il Genoa dovrà impostare la gara allo stesso modo?

«La Lazio ha concesso molto poco al Palermo, occupava bene gli spazi e raddoppiava in ogni reparto. Inoltre, una volta trovato un gran gol con Dias, ha stretto i denti fino all’ultimo conducendo in porto un successo molto prezioso. Il Genoa, per ambire a far risultato, dovrà soprattutto difendersi in maniera corale ed affidarsi alle ripartenze di giocatori come Mesto, in grado di far male al Palermo e di mettere in condizione Toni di usufruire di invitanti palloni in area di rigore».

Contro l’Inter il Geno ha fatto di necessità virtù, schierando una formazione inedita ma molto convincente. Le è piaciuta la disposizione dei rossoblù?

«I tanti infortuni che hanno colpito l’organico del Genoa hanno costretto il tecnico a scelte pressochè forzate. La squadra ha disputato una grandissima partita gettando in campo quello spirito che da sempre la contraddistingue. Ha davvero fatto il massimo per raccogliere un risultato positivo, che oltretutto avrebbe ampiamente meritato, ma lo spiacevole episodio di cui è stato protagonista Eduardo ha deciso l’esito della partita. Quanto accaduto al portiere rossoblù, comunque, può capitare e non va enfatizzato troppo».

Da ex calciatore, come si spiega i tanti infortuni muscolari che stanno falcidiando gli organici di tutta la serie A?

«Devono essere gli addetti ai lavori a trovare una risposta. I calciatori non possono conoscerne le dinamiche e, di conseguenza, si affidano a degli esperti. Una spiegazione, comunque, deve esserci e va individuata al più presto. Non si può certo pensare che si tratti solo di fatalità».

Claudio Baffico

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